Continuano i controlli del NAS di Roma nel settore dei prodotti enologici. I militari della Capitale, in questo caso, nel corso di un’ispezione eseguita insieme al personale dell’Ispettorato Controllo Qualità – Repressione Frodi di Roma, hanno rilevato violazioni amministrative commesse all’interno di una cantina laziale consistite nello svolgimento di un’attività di lavorazione e imbottigliamento vino in assenza della prevista autorizzazione, l’omessa applicazione del piano di autocontrollo, nonché carenze igienico-sanitarie e strutturali dei locali.
Al termine dei controlli gli operatori hanno sequestrato complessivamente 9.000 ettolitri di prodotto vinoso in fermentazione, per un valore di mercato di circa 4 milioni di euro. L’ASL Roma/6, inoltre, opportunamente informata dai Carabinieri, ha disposto la chiusura dell’intero stabilimento enologico della zona imbottigliamento e del deposito per le gravi carenze igienico sanitarie e strutturali, per pericolo di contaminazione del mosto nella fase di lavorazione, nonché il divieto di utilizzo dei vasi vinari ivi installati. Il valore complessivo dei provvedimenti adottati è di 2 milioni di euro.
Il NAS di Napoli, facendo seguito a un’ispezione effettuata nel mese di ottobre scorso, si è recato nuovamente presso un fast-food partenopeo per verificare se il gestore dello stesso avesse sanato alcune delle non conformità che erano state riscontrate. Considerato che anche il nuovo controllo evidenziava le medesime carenze, i Carabinieri hanno proceduto alla sospensione dell’intera attività, dal valore di un milione di euro circa.