Una sapiente e magistrale ricostruzione delle “immagini in movimento dei pontificati novecenteschi” capace di ridisegnare la particolare forma della comunicazione rappresentata da pellicole: evidente segno di un coraggioso e riuscito tentativo atto a testimoniare, anche in quest’ambito, un bell’esempio di Chiesa in uscita; ovvero di un’istituzione ben conscia dell’importanza e della utilità di adattare tecniche e linguaggi nuovi nell’approccio con i fedeli e, più in generale, con l’essere umano. E ciò, per un esempio bello e concreto di quanto sia possibile veicolare in maniera efficace ed efficiente anche la Parola di Dio. Tanto si può constatare dall’agevole lettura del testo in cui l’autore “Avvalendosi di documentazione in gran parte inedita proveniente dagli archivi della Segreteria di Stato vaticana, del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e della Gendarmeria pontificia, ripercorre e analizza la genesi e il ruolo storico della Filmoteca vaticana, avviata nel 1953 con pellicole provenienti dall’appartamento provato di Pio XII e istituita formalmente nel 1959 da Giovanni XXIII”.
Il testo, di complessive 176 pagine, si articola in due parti: la prima incentrata proprio sulla figura di Eugenio Pacelli, ovvero Papa XII, la seconda sulla figura dell’indimenticabile Papa buono. Di tutto questo si è parlato a Ortona (CH) sabato pomeriggio 23 novembre 2019 presso la suggestiva location del teatro intitolato al compositore e musicista Francesco Paolo Tosti. Evento promosso e patrocinato dai Lions Club Ortona – We Serve -, dal Comune di Ortona e dall’Unione Cattolici della Stampa italiana (UCSI).
A moderare i lavori la giornalista e presidente Ucsi Molise Rita D’Addona che, con garbo e con tatto, ha saputo condurre e tessere i numerosi interventi che si sono succeduti nelle due ore di un conviviale e fine intrattenimento culturale. Quindi, i saluti da parte di Leo Castiglione, sindaco di Ortona, di Luigi Iubatti, presidente dei Lions Club di Ortona e di don Domenico Di Salvatore, responsabile dei Beni Culturali della Diocesi di Lanciano-Ortona. A seguire il cuore della manifestazione, contraddistinta dalla presentazione ragionata dei contenuti del testo attraverso una serie di domande e risposte tra l’intervistatore, il prof. Guido Gili, prorettore vicario dell’Università degli Studi del Molise, e l’autore, Mons. Viganò, vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Un confronto mediato e meditato da esilaranti intramezzi musicali e vocali che, in omaggio al musicista Tosti, hanno permesso di apprezzare la voce del soprano Gioia Granata e del pianista Mauro D’Alfonso. La platea si è congedata dopo le conclusioni espresse da Tommaso Dragani, governatore del Distretto 108 A. Se è vero che la lettura di un libro assolve solo al primo dei suoi fini, ma che sono le interiorizzazioni e le ricadute pratiche che ne scaturiscono a tracciarne il solco della memoria, con questi intenti si esprimono i migliori auguri all’uomo e allo scrittore, Prof. Dario Viganò.