Open data, storytelling e social media Inail per una amministrazione pubblica aperta e partecipata

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 Parlare ai cittadini, attraverso i linguaggi che utilizzano ogni giorno, su smartphone, tablet e computer. È digitale la nuova frontiera della comunicazione e del giornalismo pubblico, e la Pa deve tenere il passo del cambiamento in atto nella società, con la consapevolezza che registri comunicativi innovativi possono rendere più efficiente l’attività amministrativa. Durante il corso di aggiornamento professionale per giornalisti “Open data, storytelling e social media per raccontare i servizi della pubblica amministrazione”, che si è tenuto l’11 dicembre a Roma, l’Inail ha raccontato come sta affrontando questa sfida e quali sono gli effetti generati dal lavoro prodotto sotto il profilo del dialogo con il cittadino, ma anche sul piano organizzativo interno.

Paura: “Il rinnovamento della Pa deve partire da una trasformazione culturale in cui la comunicazione gioca un ruolo decisivo”. Ad aprire il seminario è stato l’intervento di Giovanni Paura, direttore centrale pianificazione e comunicazione. “Lo scopo della comunicazione nella Pa – ha affermato – è sostenere una democrazia partecipativa al servizio dei cittadini. La comunicazione pubblica del futuro pone al centro il rapporto tra amministratore e amministrati o meglio il rapporto tra autorità e libertà. Se vogliamo che il cittadino sia protagonista – ha aggiunto – sono necessari anche nuovi modelli di organizzazione di cui la comunicazione possa essere il veicolo. Senza una riconfigurazione culturale dell’approccio della pubblica amministrazione, qualsiasi disciplina normativa invocata rischia di non sortire alcun effetto”.

Recupero: “Il giornalismo e la comunicazione possono svolgere un ruolo importante nella semplificazione dei processi amministrativi”. Secondo Mario Recupero, responsabile comunicazione esterna Inail, che ha moderato il seminario, “nell’ultimo decennio abbiamo assistito a una rivoluzione dei sistemi sociali sotto la spinta dell’introduzione delle tecnologie digitali. Inail con la propria comunicazione ha capito che non poteva stare fermo, che doveva farsi contagiare da questa rivoluzione. L’Istituto ha voluto percorrere territori ancora inesplorati – ha spiegato – attraverso gli open data, i social media, lo storytelling dei servizi, e ciò ha portato benefici non solo nella relazione con i pubblici esterni, ma anche sotto il profilo della semplificazione del linguaggio e dei processi di produzione. Si è generato un effetto contagio sull’organizzazione interna, che ha dovuto adeguarsi alle esigenze di chiarezza e di velocità richieste dalla domanda di informazione sui propri servizi proveniente dal cittadino”.

Il network degli uffici stampa delle Pa della piattaforma incentivi.gov.it del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. All’evento hanno partecipato il vice capo ufficio stampa e il social media manager del Mise, Carmelo Rucci e Gabriele Palamara, che hanno parlato dell’esperienza della portale incentivi.gov.it. A partire dalla piattaforma creata per fornire un punto unico di accesso con le informazioni sugli incentivi economici messi a disposizione dalle amministrazioni, i due Ministeri hanno creato un network tra uffici stampa e comunicazione delle Pa, grazie al quale sono stati realizzati prodotti digitali innovativi. Tra questi il brand magazine digitale PLUS!, contenente video e prodotti multimediali che forniscono informazioni di facile accesso sui social media. “Nell’ultimo numero della rivista – ha precisato Palamara – il video dell’Inail sul progetto dell’esoscheletro e del robot motorizzato è stato tra i più visti”. Ha preso parte al dibattito anche Carlo Picozza, giornalista e responsabile della formazione dell’Ordine dei giornalisti del Lazio.

Dati aperti e utilizzabili da chiunque con il canale open data. Alessandro Salvati, responsabile del settore banche dati della Consulenza statistica attuariale dell’Inail, ha illustrato nel dettaglio il patrimonio statistico informativo che l’Inail mette a disposizione di tutti sul proprio portale e che può costituire un utile strumento di lavoro per giornalisti e ricercatori. Salvati ha ricordato anche che, a partire dal 2013, si è aggiunto alle banche dati dell’Istituto il canale open data nel quale, oltre ai dati aggregati, è possibile trovare anche i dati elementari e aperti, utilizzabili liberamente da chiunque, per le più diverse esigenze.

Le visualizzazioni sul canale YouTube sfiorano i 119 milioni. A ripercorrere le tappe della presenza dell’Inail su YouTube e sugli altri social media è stato Michele Troianiello, responsabile delle attività social dell’Istituto. “Con 316mila iscritti, 5815 video pubblici caricati e poco meno di 119 milioni di visualizzazioni dalla partenza nel dicembre 2010 – ha spiegato – l’Inail detiene il primato tra le pubbliche amministrazioni che si sono dotate di un canale YouTube”. Dalla pagina Facebook dell’Istituto, nel 2017, è nata la rubrica Belle Storie, estesa poi al portale attraverso videoracconti e articoli giornalistici che narrano il percorso di rinascita delle persone vittime di un infortunio.

La Bella Storia di Annalibera Nelson. Protagonista di uno dei video della campagna Belle Storie, la giovane consigliera comunale per le politiche sociali del comune di Circello, nel beneventano, presentata dalla giornalista Francesca Donvito, ha raccontato la sua esperienza. “Ho conosciuto l’Inail nel 2016, quando ho avuto l’infortunio, e grazie all’Istituto – ha spiegato – sono tornata a essere la persona autonoma che ero prima dell’incidente. Il primo progetto con l’Inail è stato l’abbattimento delle barriere architettoniche in casa, che mi ha permesso di muovermi in totale libertà. Subito dopo – ha aggiunto – ho acquistato la macchina e l’Istituto mi ha fornito gli ausili adatti per guidarla”.

La Storia di prevenzione di Antonio Autore. Lo stesso format adottato per le Belle storie è stato utilizzato anche per la campagna #Storiediprevenzione. Al centro dei racconti, gli imprenditori che si sono avvalsi dei finanziamenti ricevuti dall’Inail con il Bando Isi (incentivi sostegno imprese) per investire in prevenzione e sicurezza. Tra questi, Antonio Autore, testimonial della campagna e titolare di un’azienda dolciaria di San Marco dei Cavoti in provincia di Benevento, che ha riassunto il senso dell’iniziativa: “Con l’acquisto di due macchinari nuovi i miei collaboratori lavorano in un ambiente più sereno e sicuro”.

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