Ministero della Giustizia/ Bando di concorso per 310 Magistrati ordinari

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Il Ministero della Giustizia ha indetto un nuovo concorso per accedere alla Magistratura Ordinaria. Il bando per Magistrati Ordinari prevede una selezione per esami, finalizzata alla copertura di 310 posti. Per partecipare al concorso c’è tempo fino al 19 Dicembre 2019.


Destinatari: Per partecipare al Bando di Concorso è necessario rientrare nelle seguenti categorie:
-procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
-dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
– appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
– dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
-abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari;
coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato, giudice ausiliario di corte di appello) per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
-laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali;
-laureati in giurisprudenza, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche;
– laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione;
-laureati in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato.

Inoltre bisogna possedere i seguenti requisiti:
cittadinanza italiana;
– godimento dei diritti civili;
– condotta incensurabile;
– idoneità fisica;
– posizione regolare rispetto agli obblighi di leva;
– non essere stati dichiarati inidonei, per tre volte, nel concorso per esami;
– essere in possesso degli altri requisiti previsti per legge;
– essere in regola con il pagamento dei diritti di segreteria, per un importo pari a 50 Euro, quale contributo per la copertura delle spese concorsuali;
– di non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo;
– di non essere destituiti, licenziati o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento;
– non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale a seguito dell’accertamento che l’impiego stesso è stato conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
– di non avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313;
– di non essere a conoscenza di essere sottoposti ad indagini preliminari.

BANDO

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