Sul sito del Mipaaf i report “Cantina Italia” e “Frantoio Italia”

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Sono stati pubblicati sul sito del Mipaaf i report “Cantina Italia” e “Frantoio Italia”, con i dati territoriali degli stock di vino ed olio redatti dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero (Icqrf) sulla base dei dati contenuti nei registri telematici del vino e dell’olio.

Negli stabilimenti enologici italiani alla data del 15 dicembre sono presenti oltre 53,5 milioni di ettolitri di vino, 10,6 milioni di ettolitri di mosti e 8,5 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF), allocati per il 45,8% al Nord, per il 26,9% al Sud, per il 21,7% nelle regioni centrali e per il rimanente 5,6% nelle Isole.

La banca dati contiene i dati di oltre 615mila vasi vinari, 17.000 produttori e registra annualmente circa 30 milioni di operazioni enologiche, il 96% del vino e dei mosti detenuti in Italia.

Al 15 dicembre circa il 51% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (50,5%). Il 27,1% del vino è IGP, anche qui con prevalenza del rosso (53,4%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,4% del totale. Il restante 20,6% è costituito da vini da tavola.

Relativamente all’olio di oliva, al 15 dicembre 2019 gli operatori presenti sul registro telematico dell’olio sono 23.090, con un totale 25.389 stabilimenti attivi.

La quantità di olio detenuta in Italia al 15 dicembre 2019 è di 254.778 tonnellate, di cui 232.151 sfuso. Oltre i due terzi sono Olio Extra Vergine di Oliva (EVO). Nell’ambito dell’olio EVO, il 62% (107.867 tonn.) è di origine italiana mentre il 34% è di origine UE. Marginali gli stock di olio extra UE (appena 3.479 tonn.) e di oli blend (3.484 tonn).

L’Italia è l’unico Paese al mondo ad avere avviato un’estesa digitalizzazione dei sistemi informativi e degli adempimenti documentali previsti dalle norme vigenti. Attraverso i registri telematici è infatti possibile avere la tracciabilità dei vini e degli olii d’oliva prodotti in Italia e un’immediata rintracciabilità degli stock e della movimentazione. 

 “La trasparenza – afferma la Ministra Teresa Bellanova – deve essere sempre di più la cifra distintiva del made in Italy. Grazie alla tracciabilità, al contrasto capillare alle frodi e ai furti di identità possiamo tutelare l’eccellenza dei nostri prodotti, difendere e rafforzare la competitività del nostro made in Italy nel mondo. Con un sistema di controlli forte e che fa scuola nel mondo abbiamo le carte in regola per siglare il patto con i consumatori che sono i nostri migliori alleati”.

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