Coronavirus. DE LIETO (LI.SI.PO.),Visite mediche per immigrati. Chiusura porti in caso di contagi in Africa

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L’Italia è punto di approdo per masse di immigrati. In questo periodo, nel mondo, vi è un forte allarme per la comparsa di terribili e mortali malattie che destano preoccupazione. Il riferimento va al coronavirus, a causa del quale in Cina si contano circa un migliaio di morti e circa 40mila sono i contagiati. Anche in Europa sono stati accertati casi di contagio. Ma il vero pericolo può arrivare dall’Africa, da dove, se malauguratamente venissero accertati casi di contagio, in brevissimo tempo il coronavirus potrebbe raggiungere dimensioni enormi, e da lì ci metterebbe poco a raggiungere l’Europa dal mare. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), ha dichiarato il Segretario GeneraleAntonio de Lieto, ritiene indispensabile una prima e tempestiva visita medica per i migranti che approdano sul nostro territorio nazionale per tutelare in primo luogo la salute di donne, bambini, uomini che, provenienti dalle parti più diverse del mondo, sono più esposti a malattie infettive. Va, inoltre, tutelata la  stessa salute degli operatori di Polizia, che vengono, per la propria attività, in contatto con queste persone. E’ giusto – ha continuato de Lieto – che, in un momento come questo, chi viene in Italia in condizioni igienico sanitarie certamente non ottimali in cui giungono migliaia di migranti,  sia sottoposto non solo ad una accurata visita medica  generale, ma  anche ad accertamenti specifici, se  i competenti organi sanitari lo ritenessero opportuno. Il sottoporsi ad accertamenti medici – ha concluso il leader del LI.SI.PO. – deve essere una condizione vincolante, per poter essere accolto sul nostro territorio nazionale. Nel caso siano accertati casi di contagio del coronavirus in Africa, il Governo Italiano a giudizio del LI.SI.PO., deve chiudere tutti i nostri porti e vigilare sui nostri confini marittimi affinché nessuno possa entrare via mare nel nostro Paese. Ciò al fine di tutelare tutti i cittadini da eventuali rischi di contagi