Oltre al danno economico per il settore vinicolo, che le misure governative precauzionali contro la diffusione dell’epidemia stanno già generando, arriva adesso anche la beffa di importatori, buyer e commercianti di diversi Paesi che portano avanti richieste decisamente esagerate, come documentazioni che accompagnino i prodotti dell’agroalimentare e che certifichino l’assenza di Covid-19.
Nel merito si esprimerà l’Oms, intanto il Governo ha fatto un primo passo: nel decreto legge sull’emergenza Coronavirus. nello specifico del settore agricolo, ha previsto una multa da 15.000 a 60.000 euro per chi recede dagli accordi commerciali chiedendo certificazioni inesistenti.