Coronavirus, il Ministero della Salute e le associazioni insieme per un’informazione accessibile a tutti (“easy to read”)

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La comunicazione può rivestire un ruolo strategico nella lotta al Coronavirus. Informare in modo corretto e facilmente comprensibile sulle opportune misure di prevenzione da adottare può aiutare molte persone. Tra le altre, quelle con disabilità cognitive e intellettive che grazie alle comunicazioni in modalità “easy to read” (facile da leggere) e in simboli CAA (Comunicazione aumentativa alternativa) possono accedere a tutte le informazioni che in questo momento è necessario conoscere.

Un video del Ministero della Salute nella lingua italiana dei segni. Lavarsi bene le mani con acqua e sapone (in alternativa usare gel disinfettanti a base alcolica), evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie, coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso quando si tossisce o starnutisce sono alcuni dei comportamenti veicolati nel video predisposto dal Ministero della Salute nella lingua italiana dei segni e accessibile attraverso la piattaforma web istituzionale.

“Anffas Cremona” e il “Ventaglio blu” insieme per una comunicazione semplice ed efficace. Partendo dal lavoro del Ministero, due associazioni lombarde hanno predisposto supporti di facile fruibilità informativa per le persone con disabilità. Si tratta dell’Anffas Cremona (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e della Cooperativa sociale “Ventaglio blu”.

Traduzioni in un linguaggio semplice delle misure preventive indicate dal Ministero. Con la supervisione dell’Anffas nazionale, i due enti hanno elaborato in un linguaggio di facile accessibilità (“easy to read”) le indicazioni divulgate dal Ministero della Salute per evitare e contenere la trasmissione del Coronavirus.

Anffas Cremona: “L’obiettivo è fare prevenzione anche tra le persone con disabilità intellettive”. “La traduzione nel linguaggio “easy to read” – ha spiegato Anffas Cremona al magazine SuperAbile Inail – ha come scopo principale quello di fare prevenzione anche tra le persone con disabilità intellettiva”.

Centro di comunicazione aumentativa: “Pensiamo a supporti per informare chi ha difficoltà”. “In questa situazione di crisi e grande disorientamento per tutti – ha spiegato Antonio Bianchi del Centro sovrazonale di comunicazione aumentativa di Milano e Verdello –  abbiamo pensato e stiamo pensando a quali possibili supporti poter offrire per chi è sottoposto a una fatica ancora maggiore, vedendo appuntamenti attesi che vengono cancellati, persone con la mascherina, sentendo parole che sono ripetute e fanno paura”.

Lettera di due virologi agli studenti. Il Centro sovrazonale di comunicazione aumentativa di Milano e Verdello ha preso spunto da una lettera scritta da due virologi del Dipartimento di scienze veterinarie dell’Università di Torino, Sergio Rosati e Luigi Bertolotti, indirizzata agli studenti per fare chiarezza sul coronavirus. I due docenti hanno autorizzato il Centro a pubblicare una versione della lettera ridotta e tradotta in simboli.

La Comunicazione aumentativa alternativa (Caa). Il lavoro delle Associazioni e del Centro si affianca al vademecum creato in Comunicazione aumentativa alternativa (Caa) realizzato dal digital coach del settore disabilità della cooperativa sociale bolognese “Open Group”. La Caa è un approccio comunicativo finalizzato ad offrire una modalità alternativa a quelle persone che a causa di disabilità cognitive e intellettive rimangono escluse dalla comunicazione verbale o orale.