Alla fine la salvezza potrebbe arrivare dai disinfettanti. Se ne era parlato nei giorni scorsi, ma adesso anche la Coldiretti è scesa in campo con un piano, presentato al Governo e ribattezzato “salva vigneti”, che punta a centrare due obiettivi: soddisfare la domanda di alcol denaturato e salvaguardare i posti di lavoro del comparto. Come? Puntando su altrettante misure: la distillazione volontaria di 3 milioni di ettolitri di vino ancora in cantina e la vendemmia verde su 30.000 ettari vitati, per portare ad un calo produttivo nell’annata 2020 di 3 milioni di ettolitri, così da contenere i previsti cali delle quotazioni, dovuti principalmente al crollo delle esportazioni.
Questa fase di emergenza legata al Covid-19 sta creando enormi problemi ad un comparto che garantisce 1,3 milioni di posti di lavoro compreso l’indotto. La proposta è ora sul tavolo della Ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova. Quindi 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante da mettere a disposizione del Paese per esigenze sanitarie.
Tra le altre proposte a sostegno del settore enoico, la necessità di attuare specifiche agevolazioni fiscali e previdenziali per le imprese agricole operanti nel settore vitivinicolo, ma anche liquidità alle imprese del settore a livello nazionale e comunitario, senza appesantimenti burocratici.