Il coronavirus in Italia forse è più esteso di quanto si possa pensare. Il giudizio dell’OMS su questo e altri aspetti dell’epidemia non la scia spazio a molti dubbi. Andiamo per gradi: i tamponi e la localizzazione dei contatti.
Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e componente del Comitato Tecnico Scientifico ha detto: “Andranno eseguiti a coloro che hanno una sintomatologia suggestiva che però, rispetto all’inizio, si è diversificata molto: mentre prima era una polmonite o una infezione polmonare, oggi invece la sintomatologia clinica per cui si ricorre al tampone è più ampia”.
Poi ha aggiunto: “Quello che importa, oltre a fare una diagnosi precoce, è identificare i contatti. L’app sarà fondamentale. Il tampone di massa non è una soluzione, vanno fatti sulla base di un sistema di sorveglianza attivo che identifichi il positivo entro 24 ore, prima che vada in ospedale”.
Guerra ha ribadito: “Sarà fondamentale essere rapidi nei tamponi, eseguirli entro 24 ore”.
Infine il numero di contagiati.
Guerra ha anche detto: “Non mi sbilancerei sul numero di contagiati in Italia. Stando ai dati della Cina, però, siamo nel giro di qualche milione. Anche più di tre milioni. Abbiamo regioni, molto popolose, che hanno avuto un attacco intenso del virus. Ma i valori saranno ovviamente molto differenti da regione a regione”.