II vini da collezione anche in questo periodo di crisi sono un buon investimento. In questo comtesto l’Italia guadagna quote di mercato su una Francia che, pur rimanendo leader, continua a scendere. A dirlo i dati aggiornati al 30 aprile 2020 della piattaforma di riferimento Liv-Ex.
Con un +3,1% negli ultimi 12 mesi, l’Italy 100 – formato dalle ultime 10 annate fisiche dei grandi nomi ( Sassicaia, Masseto, Ornellaia, Solaia, Tignanello e Guado al Tasso), e ancora da diverse annate di Sorì San Lorenzo, Barbaresco e Sperss di Gaja e del Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno – sia l’unico in crescita insieme allo Champagne 50 (+1,6%). Inversione ad aprile, con il primo segno negativo dell’anno (-0,8%).
Molto meglio, comunque, dei cali tra il -2,6% ed il -4,6% degli indici dedicati ai grandi vini di Bordeaux e Borgogna.