“Il Governo è tutto mirato a dare risposte concrete all’emergenza e alle difficoltà di milioni di imprese e famiglie. Le scelte economiche che si stanno facendo non hanno paragoni nella storia recente e proprio perché il contesto è eccezionale, serve coraggio”.
Lo ha detto la Ministra Teresa Bellanova intervenendo nel corso del Question Time al Senato.
“Il Governo”, ha proseguito la Ministra, “è intenzionato a far sì che i percettori di reddito di cittadinanza possano stipulare con datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a 30 giorni, rinnovabili per ulteriori 30 giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici previsti, nel limite di 2000 euro per l’anno 2020. Pretendere “l’immediato utilizzo” di queste persone sembra fuori luogo. Oltretutto ricordo a tutti noi che il lavoro agricolo è anche un lavoro di specializzazione, che non può essere svolto da chiunque, se non per alcune sue fasi”.
Quanto ai fabbisogni occupazionali, se “le associazioni agricole parlano di una carenza di manodopera stagionale tra le 270 e le 350 mila unità”, ha proseguito Bellanova, “la scelta del Governo non comprende solo il settore agricolo, ma anche quello dell’assistenza domestica e familiare. Fare confusione sui numeri, quindi, non giova a nessuno. Questa non è questione di statistica, dietro alle cifre ci sono persone. Donne e uomini in condizioni di insicurezza e di fragilità. Donne e uomini che è nostro dovere sottrarre dalle mani criminali degli sfruttatori. Anche per garantire la sicurezza sanitaria delle comunità dove vivono. Perché qui vivono e non si cancellano con un tratto di penna o girandosi dall’altra parte. Non salvaguardarli significa fare un regalo alla criminalità”.
Quanto all’arrivo in Italia di lavoratori stagionali dai paesi dell’est europeo, “mi sono impegnata sin da subito in Europa”, ha concluso la Ministra Bellanova, “per i corridoi verdi e anche con alcuni Paesi come la Romania dove al momento, però, vige il coprifuoco. Sappiamo che migliaia di lavoratori stranieri, soprattutto dell’Est, finora occupati nelle nostre campagne come operai specializzati e stagionali, hanno fatto rientro nei loro Paesi. Stiamo lavorando perché si possa favorire un loro rientro in sicurezza, secondo le disposizioni sanitarie vigenti”.