Oltre la crisi, lo stoccaggio delle bottiglie. I ristoratori adesso devono infatti fare i conti con cantine piene di bottiglie, e con la difficoltà di garantire la giusta rotazione, per fare spazio alle prossime annate e per mettere in carta vini bianchi e bollicine. Un ostacolo non da poco, anche economico: le cantine piene sono capitali fermi. Che, però, si possono sbloccare.
Le bottiglie di maggior pregio, ad esempio, hanno nelle aste un canale preferenziale, specie in questo momento.
Ma non è l’unica soluzione; si pensa anche alla vendita diretta, che soprattutto all’estero si è rivelata un ottimo strumento.