Ambiente/ Con la fase tre, ripartono le attività del Club alpino italiano

0
160

La scelta del Cai è stata quella di aspettare le condizioni per ripartire tutti assieme. Ora è il momento di ricominciare, ma con regole e accorgimenti da rispettare con la massima attenzione L’emergenza Coronavirus ha imposto la sospensione delle attività delle Sezioni di tutta Italia. Nonostante ci siano regioni in cui il virus ha colpito meno, la scelta del Club alpino Italiano è stata quella di aspettare le condizioni per ripartire tutti assieme. Ora, nella cosiddetta fase tre, il momento è arrivato. Il Cai autorizza la ripresa delle attività sezionali, sia escursionistiche che cicloescursionistiche. Le iniziative però, devono rispettare delle regole precise che permettono di mantenere la sicurezza sanitaria. Allo stesso tempo, Il Club alpino non abbasserà la guardia, ma terrà monitorata la situazione, con la possibilità di sospendere le attività in caso di un nuovo rischio di contagio. Una ripartenza costruita con attenzione, con regole e accorgimenti elaborate dalla Commissione centrale escursionismo, da rispettare sia per gli organizzatori che per i partecipanti alle attività.
“Abbiamo scelto la strada dell’attesa, per essere sicuri della ripartenza di tutto il Club alpino italiano. Consapevoli dell’adagio, secondo cui da soli si va più veloci, ma assieme si va più lontano”, dichiara il vicepresidente generale Antonio Montani. Le regole individuate sono state pensate sia per gli organizzatori delle attività sezionali sia per i partecipanti. Qui di seguito il dettaglio
Le regole per gli organizzatori
i direttivi dovranno inviare una comunicazione informativa ai partecipanti sulle regole da rispettare. Allo stesso tempo, il consiglio direttivo dovrà formare gli accompagnatori sulle modalità di rispetto delle regole di distanziamento sociale, di prevenzione e di gestione delle emergenze. Il Club alpino consiglia di programmare più mete ma con poche persone. Allo stesso tempo, dovranno essere privilegiate le escursioni giornaliere che richiedono trasferimenti limitati. Sono sconsigliate le escursioni che prevedono ferrate o itinerari che prevedono materiali di uso comune, come le corde. Si consiglia di favorire escursioni che approfondiscono aspetti culturali o antropologici e allo stesso tempo privilegiare località dove sono presenti rifugi Cai. Il numero di partecipanti non deve essere superiore a dieci, con due accompagnatori. Questi ultimi devono essere dotati di occhiali protettivi.
La preiscrizione e l’accettazione sono obbligatorie.
Possono partecipare all’escursione solo persone che non sono soggette a quarantena, che non sono a conoscenza di essere state a contatto con persone risultate positive negli ultimi 14 giorni e che sono in grado di certificare una temperatura corporea inferiore ai 37,5° C.
Le regole per i partecipanti
La località di partenza va raggiunta con mezzi propri, nel rispetto delle norme nazionali e regionali che regolano il trasporto delle persone. Durante la marcia a piedi va tenuta una distanza di due metri per chi va a piedi e di cinque per chi sceglie la bicicletta.Sono vietati gli scambi di attrezzatura, oggetti, cibi e bevande. Si fa obbligo ai partecipanti di portare con sé mascherine e gel igienizzante a base alcolica
Ufficio stampa Club Alpino Italiano