Vino e Covid, contro la crisi servono risorse importanti

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Ancora non si conosce la portata, certamente ingente, dei danni per il settore enoico a causa dell’epidemia da coronavirsu, soprattutto considerando che l’inizio anno è stato ricco di segnali positivi.

La risposta alla crisi, parte da vendemmia verde e distillazione di crisi, ma la burocrazia su questo mostra tutti i suoi limiti, soprattutto rispetto ad alcuni Paesi esteri, decisamente più reattivi. Sarà importante anche la promozione, guardando non solo al 2020, ma anche al 2021. E ancora: preoccupazioni per l’Usa, che potrebbe portare i dazi anche per il vino italiano, oltre alle questioni, spinose, di Russia e Brexit.

I finanziamenti non mancano: sono 50 milioni di euro previsti dai piani nazionali di sostegno alla viticoltura, cui vanno sommati 100 milioni di euro, dovrebbero essere velocemente disponibili.
Bisogna gestirli non solo per affrontare l’emergenza 2020, ma anche per gestire gli impatti sul 2021.
Dicevamo la promozione. Serve un Piano da 150 milioni di euro cifra che dovrà essere poi aumentata a 300 milioni, per un totale di 900 milioni nel prossimo triennio.