Di Pietro Colagiovanni*
Il territorio: siamo in Lombardia, in una delle zona più note e conosciute per la produzione di spumante in Italia, la Franciacorta. Zona collinare tra Brescia e il lago d’Iseo è ormai nota proprio per i suoi vigneti e per il Franciacorta, spumante metodo classico (lo stesso metodo usato per produrre lo Champagne) di grande qualità, simbolo della spumantizzazione italiana nel mondo.Pubblicità
La cantina Ferghettina di Roberto Gatti e della sua famiglia si trova nel cuore della Franciacorta, ad Adro in provincia di Brescia, comune di 7000 abitanti a 650 metri sul livello del mare e a circa sei chilometri dal lago d’Iseo. Adro, come tutta la Franciacorta, è stata oggetto di antropizzazione sin da tempi remoti. La notizia più antica relativa al borgo di Adro è del 822 ed è un atto di cessione da parte della Badessa Eremperga.
La storia della Franciacorta d’altronde è stata caratterizzata dalla presenza di grandi monasteri con vasti possedimenti terrieri che avviarono intense opere di bonifica e coltivazione del territorio. Il castello di Adro venne edificato fra il XIII e il XIV secolo.
Dal 1426 e sino al 1797 Adro fu dominata da Venezia e ad avere rilievo nel borgo furono le famiglie Bargnani prima e Dandolo poi e il palazzo Bargnani Dandolo è attualmente la sede del Municipio di Adro.
Il vitigno: è un classico blend per uno spumante di qualità. Il 95% è il vitigno a bacca bianca forse più noto al mondo, lo Chardonnay. Di origini mai chiarite sembrerebbe essere vitigno originario dell’omonimo comune francese della Borgogna. E proprio in Borgogna con lo Chardonnay si realizzano vini leggendari, per qualità e costo, come quelli di Chassagne Montrachet.
Lo Chardonnay oltre a dare vita a vini fermi è anche una delle basi più diffuse al mondo per la spumantizzazione, come accade nello Champagne ma anche nella Franciacorta. Il 5% invece proviene da un altro vitigno principe della vinificazione mondiale, il Pinot Nero.
Vitigno a bacca nera dalle antichissime origini francesi, sempre della Borgogna è un vitigno difficile, affascinante, che può dar vita a vini di qualità e bellezza inarrivabile (come quelli della Borgogna appunto). Predilige i climi freddi ed anch’esso è tra i più utilizzati per la spumantizzazione di qualità.
Il vino: assemblato da 55 diversi appezzamenti in 11 comuni ogni vigneto viene vinificato separatamente dagli altri. Nella primavera successiva alla vendemmia viene assemblato, dopo numerosi assaggi, in una cuveé e imbottigliato per la rifermentazione in bottiglia.
Questa attenzione agli equilibri, alle armonie è una delle caratteristiche salienti dell’azienda Ferghettina che in meno di 30 anni (nasce nel 1991) è diventata una delle punte di diamante della Franciacorta.
Produce 400 mila bottiglie l’anno in una gamma di spumanti e vini di alto livello e di grande godibilità, come è anche questa bottiglia. Di un bel colore giallo paglierino il Ferghettina Brut esprime al naso note di frutta bianca lievemente agrumate su uno sfondo croccante di crosta di pane.
Al sorso è equilibrato, fresco, elegante e piacevole. E’ davvero uno spumante di qualità dall’ eccellente rapporto qualità prezzo, perfetto con un antipasto di mare, imbattibile con un piatto di ostriche.
La rubrica “Un vino, un territorio” prende una pausa per l’intero mese di Agosto. Buone vacanze a tutti, ci rivediamo a Settembre
Valutazione: 4,25/5
Prezzo medio: 16 euro
Rapporto qualità/prezzo: molto favorevole
*fondatore del gruppo Terminus, comunicatore, sommellier Ais
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