La loro funzione prioritaria è quella di proteggere il lavoratore dagli effetti di una possibile caduta, assorbendo l’energia cinetica prodotta e consentendogli un “atterraggio morbido” al fine di ridurre la probabilità di lesioni e danni alla salute. Alle reti di sicurezza, dispositivi di protezione collettiva utilizzati in particolar modo nel settore edile, è dedicata una guida tecnica, risultato di una specifica ricerca, pubblicata dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) dell’Inail.
Dalla scelta alla manutenzione, istruzioni tecniche per operare in sicurezza. Consultabile sul portale dell’Istituto, il documento, non vincolante, fornisce un indirizzo per la scelta, l’uso e la manutenzione delle reti di sicurezza che vanno utilizzate nei luoghi di lavoro in cui ci sia il rischio di caduta dall’alto. La guida suggerisce anche una metodologia per la valutazione dei rischi e per l’individuazione delle misure di protezione. Ad arricchire il testo, riferimenti normativi e tecnici, un utile glossario e un’appendice dedicata agli ancoraggi.
Indicazioni basate su standard internazionali. Anche se poco utilizzati nei luoghi di lavoro e non esplicitamente menzionati nel decreto legislativo 81/2008 in una specifica sezione, questi dispositivi trovano riferimento negli articoli 111 (obblighi del datore di lavoro sull’uso di attrezzature nei lavori in quota) e 122 (ponteggi e opere provvisionali). Pur essendo prive della marcatura CE a causa della mancanza di una specifica direttiva comunitaria di prodotto, le reti di sicurezza possono essere fabbricate in conformità alla norma Uni En 1263-1, che garantisce il rispetto dei requisiti fondamentali distinguendole in base alla classe e al sistema.
Le caratteristiche delle reti. Le reti di sicurezza, scrivono gli autori della guida, vanno messe in opera in modo che lo spazio libero sotto di esse permetta di evitare che il lavoratore caduto possa urtare altri lavoratori, ostacoli fissi o in transito. Esse devono poi essere adeguate alla specifica lavorazione da eseguire e la struttura a cui vengono ancorate deve essere in grado di resistere alle sollecitazioni trasmesse derivanti dalla possibile caduta del lavoratore.
Test periodici per verificarne funzionalità e operatività. La guida Inail si sofferma anche sui materiali tessili con cui vengono realizzate le reti. Essi possono essere danneggiati a causa di uso improprio, deterioramento, fuoco o calore, o manipolazione e stoccaggio. La perdita di resistenza deriva soprattutto dai fattori climatici quali i raggi Uv, che rendono necessario eseguire test periodici sulla cosiddetta ‘maglia di prova’, seguendo le indicazioni del fabbricante.
Dove si adoperano e come verificare la sicurezza. Tra le attività in cui esse sono maggiormente impiegate, il testo indica i lavori di costruzione e manutenzione di edifici, ponti, viadotti, infrastrutture, e in generale i lavori su coperture. Prima dell’utilizzo, il lavoratore deve effettuare alcune operazioni fondamentali, come la verifica del mezzo più sicuro per l’accesso in quota, il controllo visivo dello stato di conservazione e degli eventuali danneggiamenti. Inoltre va assicurato il corretto fissaggio di tutti i componenti della rete e il controllo dello stato degli ancoraggi.
Importante anche l’individuazione delle caratteristiche dei manufatti. L’installazione delle reti deve tenere conto anche delle caratteristiche dei manufatti con attenzione particolare, tra l’altro, al rispetto dell’altezza di caduta e della larghezza di raccolta del sito lavorativo, al posizionamento della rete il più vicino possibile ai punti di lavoro (per ridurre al minimo l’altezza di caduta), e al rispetto dello spazio libero sottostante (per via delle possibili deformazioni). Da ultimo, il posizionamento della rete non deve ostacolare il movimento dei lavoratori e delle macchine per consentire che le attività lavorative possano svolgersi senza rischi aggiuntivi.
Attenzione anche nelle fasi di montaggio e smontaggio, essenziali formazione e addestramento dei lavoratori. Il testo raccomanda di non sottovalutare anche le attività complementari connesse al corretto utilizzo delle reti di sicurezza tra cui il montaggio e lo smontaggio. Vengono citate le attrezzature da utilizzare (dispositivi di aggancio remoto, piattaforme di lavoro mobili elevabili, ponteggi, trabattelli, scale portatili) sottolineando, infine, le fondamentali attività di formazione, informazione e addestramento a cui deve essere sottoposto il personale addetto.