I pazienti che vengono ricoverati adesso a causa del coronavirus non sono meno gravi di quelli che arrivavano negli ospedali lo scorso marzo. Lo afferma il presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani,
“Non ci convince quanto detto da alcuni in questi mesi che il virus sia diventato meno aggressivo. La curva epidemica sta risalendo, così come i casi in terapia intensiva, che hanno un’età media più bassa”, afferma il presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani, Alessandro Vergallo, sottolineando che i pazienti ricoverati in questa fase dell’epidemia non siano meno gravi di quelli che arrivavano negli ospedali a marzo.