Riceviamo e pubblichiamo
“Lunedì, con il suono della prima campanella, ha preso il via il nuovo anno scolastico: un anno, come ben sappiamo, caratterizzato da dubbi, incertezze e preoccupazioni legate alla pessima gestione che Governo e Ministero hanno avuto sul fronte dell’istruzione sia durante le fasi più gravi dell’emergenza che negli ultimi mesi, dopo la fine del lockdown. Ma la scuola, il luogo per eccellenza dove si formano gli adulti, i cittadini di domani, ha bisogno di molto di più che soluzioni improvvisate e direttive confuse. Anzi, merita di più: lo meritano gli studenti, i docenti, il personale scolastico, il Paese nella sua totalità. Ecco perché Forza Italia ha elaborato una proposta completa e strutturata per utilizzare 20 miliardi del Recovery Found per ridare dignità alla scuola italiana, renderla nuovamente competitiva e capace di formare il futuro del Paese”. Così Simona Vietina, parlamentare di Forza Italia e sindaco di Tredozio (FC).
“Con tali fondi – incalza la deputata azzurra – potremo modernizzare il sistema scolastico dando vita fino a mille 1000 scuole innovative del primo ciclo con laboratori che favoriscano lavori di gruppo e lezioni interattive, efficienti dal punto di vista energetico e della sicurezza strutturale. A queste si aggiungeranno 1000 campus di scuole secondarie superiori dotate di ambienti integrati multifunzionali e con dimensioni laboratoriali per percorsi scientifici o artistici pluridisciplinari di ricerca e sperimentazione con l’obiettivo di aumentare la creatività, recuperare la manualità e le competenze digitali e di autoimprenditorialità degli studenti della scuola secondaria e, soprattutto, favorire il raccordo con il tessuto imprenditoriale e in particolare con il manifatturiero 4.0. Infine, con tali risorse si potrebbero creare 100 smart academy per il conseguimento delle qualifiche professionali 4.0 per il made in italy, secondo gli standard europei e per sviluppare su binari paralleli i temi dell’innovazione e della formazione”.
“L’acceso a tali risorse – prosegue Vietina – ci consentirebbe anche di prevedere un sistema di finanziamento unico per la scuola statale e paritaria, calibrato tanto sul grado di scuola quanto sulle diverse tipologie di studenti, per garantire un reale pluralismo educativo e consentire davvero la libertà di scelte educative delle famiglie. E ancora, sarà possibile far raggiungere ogni plesso scolastico dalla banda larga, prevedere una massiccia attività di formazione per i docenti, soprattutto sul fronte delle competenze digitali, dotare gli edifici scolastici di adeguate strumentazioni tecnologiche, laboratori didattici innovativi STEM per la ricerca e il raccordo con le imprese, centri sportivi per l’attività motoria e agonistica e centri per la musica, la danza e il teatro”.