Ancora il Dpcm governativo al centro della discussione pubblica. Alcune Regioni cercano di interpretare i meandri della normativa per adeguarli alle proprie esigenze; favorite in ciò le regionia statuto speciale, che infatti sono quelle che più degli altri stanno deliberando, ove possibile, in maniere differente. Il Trentino Alto Adige, con le sue due province autonome di Trento e Bolzano, ha infatti rivisto al ribasso le misura anti Covid emanate dal governo.
Bolzano, seguita da Trento, ha deciso di posticipare chiusura dei ristoranti rispetto all’orario indicato dal governo. Le ordinanze nelle due province autonome sono uguali e a loro si vuole allineare la Sardegna, anch’essa Regione a statuto speciale.
In Alto Adige, fino al 24 novembre, i bar potranno chiudere alle 20 e i ristoranti alle 22. Dalle 18 cibi e bevande potranno essere serviti solo ai tavoli (massimo 4 persone per tavolo) e ci sarà il divieto di consumazione in piedi anche all’aperto. Il coprifuoco a Bolzano scatterà alle 23 e sarà in vigore fino alle 5 del mattino. La didattica a distanza sarà al 50% nelle scuole superiori (contro l’”almeno al 75%” su scala nazionale).
La provincia di Bolzano va oltre chiudendo sabato e domenica i centri commerciali, ma sabato i negozi di generi alimentari al loro interno saranno aperti. Domenica però dovranno chiudere tutte le attività commerciali, ad eccezione delle farmacie di turno.
Per quanto riguarda i cinema, nonché gli spettacoli e le manifestazioni che si svolgono all’interno di teatri e sale da concerto, saranno ammesse al massimo 200 persone e non sarà comunque possibile distribuire cibi e bevande. Assemblee e riunioni dovranno svolgersi in video-conferenza tranne che nei casi dove questa formula non fosse possibile, mentre saranno chiuse sale da gioco e sale scommesse.