Video/ I vincitori del concorso “Corea in Camera”

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La Corea vista dagli Italiani Ecco i vincitori del concorso Corea in Camera che ha premiato i video che meglio hanno saputo raccontare il Paese asiatico

Tra i vincitori uno degli autori di Pechino Express e la fondatrice dell’info blog “Persi In Corea”, punto di riferimento per gli italiani nel paese asiatico

Sono 4 i vincitori di Corea in Camera, il video concorso, promosso da Ambasciata della Repubblica di Corea e dall’Istituto Culturale Coreano che ha premiato idee, video e registi per raccontare la Corea con gli occhi degli Italiani, un paese, quello asiatico che, pur avendo avuto in questi ultimi anni, grazie ai BTS e Parasite, un boom di notorietà in tutto il mondo, rimane ancora per certi versi sconosciuto. Tutte le idee vincitrici hanno alla base un minimo comun denominatore: Italia e Corea sono più simili di quanto si pensi, entrambe accumunate da un grandissimo amore per la famiglia e dalla passione per il cibo. L’iniziativa ha visto la partecipazione e la collaborazione della Scuola Nazionale di Cinema del Centro Sperimentale di Cinematografia, tra le più antiche e prestigiose scuole di cinema al mondo, che ha fatto parte della giuria.

Commenta il direttore dell’Istituto Culturale Coreano, Choong Suk Oh: “Corea in Camera ha avuto uno straordinario successo, in poche settimane abbiamo avuto tantissime proposte, tutte molto interessanti e valide che ci hanno confermato che c’è una conoscenza molto approfondita del nostro paese da parte di queste persone”.

Il vincitore del primo premio è Paolo Quilici, 45 anni, milanese, uno degli autori di Pechino Express, con il video dal titolo “Jinjja? Davvero?”, una serie di pillole su alcuni usi e costumi dei coreani. Quilici è stato già sei volte in Corea e sta scrivendo un libro su Seoul, un manuale di viaggio per godere appieno di un’esperienza con questo itinerario. “Nei miei video ho voluto trattare alcuni tra i costumi più particolari che ho visto in Corea. Ad esempio per verificare di aver trovato il fidanzato perfetto è necessario sapere il suo gruppo sanguigno o che ci sono ben 13 feste per i fidanzati, una al mese più una! Comunque, anche se sicuramente ci sono molte differenze a livello di organizzazione, caratterialmente coreani e italiani sono in realtà molto simili”.     

Anna Mazzonetto, 29 anni di Padova, che da quasi dieci anni vive e lavora a Seoul, ha ottenuto il secondo posto con il video: “La Corea nascosta”, un viaggio nelle esperienze meno consuete con Temple Stay, Hanok Village a Jeonju e il Mare dell’Est.

“Ho deciso, dalla mia posizione privilegiata, di raccontare tre scorci nascosti della Corea che spesso non vengono valutati dai turisti: esperienze come vivere qualche giorno in un tempio o andare in un villaggio tradizionale. Dopo molti anni in questo paese posso anch’io affermare che Italia e Corea sono molto simili, cibo e famiglia, sono al primo posto per entrambi!”.

Anna è una delle creatrici di “Persi in Corea”, un blog con i suoi canali social dedicati a tutti gli amanti della Corea, che oggi conta una community di più di 25K per Instagram e 90K per YouTube. “Siamo partite un po’ per gioco. Quando dieci anni fa sono arrivata a Seoul, per gli stranieri non c’era alcuna fonte di informazione ad esempio su come trovare un alloggio o iscriversi all’università. Abbiamo iniziato a rispondere a queste domande pratiche prima su Facebook e poi direttamente sul blog, successivamente abbiamo introdotto dei video. Oggi Persi in Corea è il punto di riferimento per tutti gli Italiani in Corea sia per la parte più di intrattenimento, sia per le informazioni pratiche”.

Terzo classificato è Sangryul Lee, 31 anni romano-coreano con il video “Sfide Coreane – Tu puoi … Vivere la Corea!”, quattro amici che si sfidano in sport coreani come Taekwondo, giochi tradizionali e giochi di animazione tipici dei raduni universitari. Sangryul Lee lavora come guida turistica a Roma, a tre anni è arrivato in Italia, dove ha fatto tutte le scuole fino all’università. “Essere binazionale è stato fondamentale, un grande arricchimento, più di tutti posso capire le somiglianze che ci sono tra Italia e Corea come nello sport e nei giochi, i temi dei miei video. I nostri due popoli hanno grandi somiglianze forse derivante dall’essere due penisole: ci piace mangiare, stare insieme e abbiamo un grande amore per la famiglia”.

Infine Agnese Morganti, fotografa 35enne di Prato, e Carlotta Schezzini, 34enne di Firenze, vincono il quarto premio con “Senti che buono”, video ricette di cucina coreana bibimbap, jeon e kimbap realizzate con la particolarissima tecnica ASMR lifestyle. “Siamo partite da un tema sempre molto interessante come quello del cibo per creare dei video di compagnia, i cosiddetti ASMR lifestyle, (autonomous sensory meridian response), molto popolari in Corea. I video in questione sono apprezzati per il potere rilassante che hanno sugli utenti che ne fanno utilizzo, permettendo di tenere a bada lo stress”.