Coronavirus/ Uno studio USA: “l’immunità potrebbe durare anni”

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La speranza è che lo studio venga validata dalla comunità scientifica. La durata dell’immunità determinata dall’infezione provocata dal coronavirus SARS-CoV-2, chiamata COVID-19, è una delle informazioni cruciali che gli scienziati ancora non conoscono. Una nuova ricerca non ancora sottoposta a revisione paritaria, suggerisce addirittura che l’immunità possa durare anni, o addirittura decenni, perlomeno contro la forma grave dell’infezione. A determinare che l’infezione provocata dal patogeno possa innescare una protezione immunitaria a lungo termine è stato un team di ricerca americano guidato da scienziati del La Jolla Institute for Immunology, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi dell’Università della California di San Diego e della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York.

Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Jennifer M. Dan, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver analizzato i biomarcatori della memoria immunitaria in 185 pazienti tra i 19 e gli 81 anni infettati dal coronavirus SARS-CoV-2. Fra essi in 41 erano stati infettati 6 mesi prima.

Le cellule B o linfociti B, legate all’immunità umorale, sono risultate più abbondanti a sei mesi dall’infezione che a un mese (sempre rivolte contro la proteina S), mentre altre cellule immunitarie chiamate T CD4 + e cellule T CD8 + (i linfociti T) hanno mostrato una riduzione naturale, più rapida, con una emivita di 3-5 mesi. Nonostante quest’ultimo calo, le altre risposte sono risultate robuste, e Dan e colleghi ritengono che l’immunità possa essere garantita per anni.