a cura di Aislight
L’abbinamento tra pizza e vino è sempre più richiesto, e in parte dipende dalla visione alimentare che li accomuna. Se ne parla su Punch. La richiesta di abbinare pizza e vino si diffonde. La notizia non dovrebbe stupire in un mondo di fermentazioni spontanee, rivalutazione di varietà dimenticate e pratiche di coltivazione etica; in questo senso cereali e uve sono tra i maggiori protagonisti. Alla luce di questa premessa, il legame tra pizza e vino diviene quasi scontato.
La condivisione del medesimo vocabolario non coinvolge però solo gli addetti ai lavori, ma anche i consumatori, che li hanno premiati abbracciandone la visione culturale, come scrive Hannah Selinger su Punch. Non di sola filosofia si tratta, naturalmente: sempre più cuochi e sommelier offrono proposte originali di combinazione. Dal frappato al lambrusco, dallo schioppettino all’erbaluce, ogni vitigno sembra avere trovato il proprio matrimonio ideale con la pizza.
Anche negli States “l’espressione vino da pizza, non viene più pronunciata in modo sprezzante e peggiorativo”; gli aggettivi più diffusi oggi sono “informale, brillante, tradizionale, semplice”. Una semplicità che non riguarda solo la pizza o il vino in sé, ma la percezione di facilità che deriva dal gustarli insieme.