Pietro Colagiovanni*
Il territorio: come spesso accade siamo in Alto Adige, una delle regioni più qualificate e diversificate per la produzione vinicola in Italia. Ed infatti questa settimana parliamo di un prodotto di nicchia di grande qualità, un vino dolce prodotto da una delle più note cantine altoatesine sulle colline nelle vicinanze di Bolzano, nel comune di Egna nello specifico. Egna (Neumarkt in tedesco) è un centro di quasi 5500 abitanti, un’antica stazione di posta romana sulla via Claudia Augusta.
Dopo un incendio fu ricostruito o meglio rifondato dal vescovo Corrado di Trento nel 1189. Dal Duecento Egna, vivace borgo mercantile passò sotto il controllo dei conti del Tirolo, che però spostarono i loro interessi principalmente nella vicina Bolzano. Egna pertanto rimase stabile nei secoli e tuttora mantiene una classica atmosfera e impronta medievale. Da visitare è proprio il borgo, con la Chiesa di San Nicolò Vescovo e nella frazione Laghetti l’ospizio di San Floriano.
Il vitigno: come già ci indica l’etichetta il vitigno con cui è prodotto in purezza questo vino dolce è il Moscato Rosa. Vitigno aromatico a bacca rosa di probabile origine greca fa parte della famiglia dei moscati. I moscati derivano la loro etimologia dal latino muscum, ossia muschio dall’aroma caratteristico che questo genere di uva sprigiona. Vitigno estremamente complesso da coltivare dà rese molto avare, con elevato tenore zuccherino e produce vini, spesso dopo appassimento di grande pregio e qualità
Il vino: Franz Haas è uno dei nomi della vinificazione altoatesina. Con 55 ettari di vigneti e 400.000 bottiglie prodotte è attiva dal 1880 ed è arrivata alla settima generazione. Franz Haas produce con amore e passione i vini più vocati del territorio, dai bianchi classici Gewurtztraminer e Pinto Bianco al rosso e sorprendente Pinot Nero, vino di grande fascino molto ben interpretato da questa azienda. Il Moscato Rosa completa, come una chicca, questa produzione di riconosciuta qualità, capace di esprimere al meglio la produzione di vini espressione della montagna e delle Alpi. Un’altra peculiarità di Franz Haas, che cura in proprio insieme alla moglie Maria Luisa la produzione vinicola è l’utilizzo del tappo a vita al posto del sughero. Una scelta coraggiosa e controcorrente rispetto alla diffusione acritica del sughero ma una scelta giusta. Il tappo a vite non dà alcun problema rispetto invece alle possibile alterazioni cui va in contro il sughero, permette l’affinamento del vino, garantisce condizioni di sicurezza e di isolamento di gran lunga migliori, oltre ad essere anche di utilizzo più semplice e immediato. Una cantina di qualità così come di grande qualità è questo Moscato Rosa (2019, in bottiglia da 0,5 cl), vino fermentato prima ed affinato poi in acciaio senza necessità di sovramaturazioni o appassimenti. Dal bel colore rosso rubino ha profumi complessi, con note di rosa (tipiche del vitigno) mescolate a scorza d’arancia con sottofondo speziato ma non invasivo. Al sorso colpisce per la sua freschezza, complessa ma leggera, che ti fa pensare ad una brezza di montagna, ad un tocco lieve, un refolo ricco di profumi floreali e di frutta, un sorso dolce ma mai stucchevole o pesante. Un vino di alto livello che può osare anche abbinamenti difficili, (oltre a quelli più semplici come con torte di frutta e crema) puntando al mai semplice abbinamento con il cioccolato.
Valutazione: 4,5/5
Prezzo medio: 29 euro
Rapporto qualità/prezzo: corretto
* fondatore e amministratore del gruppo Terminus, giornalista, sommellier Ais
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