Comunicato del Comune di Capena
UN CHIARIMENTO NECESSARIO
In riferimento a notizie di stampa palesemente infondate apparse nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale, inopinatamente chiamata in causa, intende fornire precisazioni circa la propria posizione istituzionale rispetto alla vicenda degli arresti degli ex gestori del Centro Commerciale Tiberinus, avvenuta nei giorni scorsi .
La questione sollevata attiene a procedure amministrative dell’ufficio tributi del Comune di Capena, riorganizzato dall’Assessore Rizzo insediatosi nel 2017.
L’evasione fiscale, purtroppo, rappresenta uno dei principali ostacoli al risanamento economico dell’Italia ed è una piaga per tutti i Comuni spesso con organici ridotti al minimo.
Nonostante tutte le difficoltà comuni per gli enti territoriali di tutta Italia, l’Ufficio Tributi ha avviato tutte le procedure previste e le puntuali verifiche al fine di recuperare l’evasione (non solo di questa Azienda ma di altre realtà) impedendone l’inesigibilità e la prescrizione. Stiamo parlando, nello specifico, di tributi riferibili ad anni precedenti a questa Amministrazione che rischiavano, se fosse continuata l’inerzia amministrativa, veramente di andare prescritti.
Nello specifico, è assolutamente falso quanto scritto secondo cui nessuno ha fatto grandi sforzi per evitare che si accumulasse una così grande esposizione, anzi. Il debito del Comune invece è stato inserito nel passivo del fallimento come credito privilegiato anche se ad oggi, in considerazione della revoca del fallimento stesso e dell’impugnazione di tale revoca dinanzi alla Corte di Cassazione – l’Ufficio non può giuridicamente effettuare ulteriore attività accertativa e di recupero.
NESSUN “tesoretto” pertanto è divenuto inesigibile “e se nel 2019 il tesoretto è diventato, di fatto, inesigibile perché è saltato tutto non certo per mancanza di attività dell’amministrazione ….”.
Si fa presente infine che sulla vicenda il Sindaco e la Giunta (come sempre senza oneri a carico del bilancio comunale) hanno affidato ad un proprio legale un incarico per valutare la sussistenza dei presupposti e l’eventuale presentazione di denuncia-querela alle Autorità competenti per ogni affermazione che in questi giorni sono susseguite su pagine social da parte di alcuni profili personali e politici che, accomunando l’Amministrazione ai fatti di cronaca giudiziaria del Centro Commerciale Tiberinus, sono tese strumentalmente a ledere l’immagine, l’onorabilità e la reputazione degli organi di governo ed amministrativi dell’Ente.
Non intendiamo , nello spazio social di FACEBOOK , aprire ulteriori dibattiti che saranno affrontati nelle sedi istituzionali competenti .
Situazione tributi del Centro Commerciale Tiberinus srl- le precisazioni dell’Assessore al Bilancio del Comune di Capena Pasquale Rizzo
Ci tengo a fare una ulteriore precisazione, in qualità di Assessore Bilancio e tributi, su quanto pubblicato relativamente alla posizione del Centro Commerciale Tiberinus srl:
Posizione Imu: l’Imu non è stata pagata per gli anni 2013, 2014 e 2016 e in data 14/09/2017 , con notifica del 18/09/2017, sono stati emessi accertamenti per omesso pagamento. Si precisa come la giunta Barbetti era in carica da circa 3 mesi, ma immediatamente abbiamo inviato gli accertamenti che dovevano, evidentemente, essere già stati emessi dalla precedente amministrazione.
In data 19/12/2017 il Tribunale di Roma, Sezione Fallimentare, con sentenza del 19/12/2017 ha dichiarato il fallimento del Centro Commerciale Tiberinus Srl unipersonale;
l’ufficio Tributi ha depositato in data 01/03/2018 domanda di insinuazione al passivo sia per crediti privilegiati che chirografari.
In data 19/03/2018 il Tribunale ha depositato il progetto di stato passivo inserendo nella proposta del curatore, il Comune di Capena con crediti privilegiati e chirografari.
L’imposta sulla pubblicità risulta non pagata per gli anni 2013 e 2014 in quanto riferiti ad altro soggetto giuridico (Condominio Centro Commerciale Tiberinus), e per gli anni dal 2015 al 2017 in quanto non presenti documenti di accertamento. Come mai???
Per l’anno 2015 l’Ufficio Tributi ha emesso e notificato gli accertamenti mancanti per evitare la prescrizione.
Successivamente è stata dichiarata la revoca del fallimento con autorizzazione all’impugnazione della sentenza di revoca avanti la Cassazione.
In merito al tributo TASI, risulta non pagato per gli anni 2014-2015-2016-2017 e di conseguenza è stata inserita nell’insinuazione al passivo del fallimento.
L’Imposta Comunale sulla Pubblicità, di tutto il Cento Commerciale, è stata pagata dalla Società Yaya in Wonderland s.r.l. per gli anni 2015-2016-2017-2018 in data 24/07/2018 con la causale “Saldo imposta pubblicità Tiberinus 2015 2016 2017 2018 per gestore San Luca srl”, evidentemente solo e grazie all’azione di recupero svolta dal responsabile Alessandro Montereali e proprio dalla giunta Barbetti!!!
La TARI non pagata è stata inserita nell’insinuazione al passivo del fallimento da parte del responsabile dell’ufficio Tributi.
Tra le altre cose, ricordo il progetto del recupero evasione, dove io, in qualità di assessore, il Sindaco e il responsabile dell’ufficio tributi, abbiamo calendarizzato degli incontri con le aziende che avevano e hanno un esposizione notevole verso il Comune, tra cui anche il Tiberinus, per un piano di rientro. Tale azione è stata poi bloccata, dall’emergenza Covid.
Importante è sottolineare che il nuovo responsabile dell’ufficio tributi Alessandro Montereali venne nominato in data 15 novembre 2017, solo 34 giorni prima della sentenza di fallimento.
Tutto questo sotto l’osservazione del Revisore dei Conti che, come tutt’ora avviene, monitorizza costantemente l’andamento del piano recupero crediti.
Provvederò al più presto ad inviare inoltre una relazione dettagliata alla Corte dei Conti sulla situazione dell’ufficio Tributi, da quando siamo stati eletti ad oggi, evidenziamolo la situazione che abbiamo trovato e quello che abbiamo fatto. E’ vero, con i soldi che il Comune di Capena dovrebbe incassare dall’evasione tributaria, si potrebbero asfaltare molte strade di Capena, ma di certo, il fatto che questi soldi non sono ancora entrati nelle casse comunali, non è imputabile certamente all’attuale Giunta”.