Dal Comune di Andria riceviamo e pubblichiamo
La nota fotografa americana di National Geographic Lynn Johnson ritirerà il 1° settembre, a Castel del Monte, il premio “Phlight Photo Awards” e terrà una lectio magistralis (con proiezione di foto e video) sul suo progetto “Water Warriors”, narrante le criticità idriche in Africa, Etiopia e Tanzania.
Per il monumento è un’importante vetrina a livello internazionale, in quanto Lynn Johnson è una delle più importanti fotografe del National Geographic USA, nonché una delle più grandi istituzioni scientifiche ed educative non profit al mondo, attiva soprattutto nella conservazione dell’ambiente naturale e dei patrimoni storici, nella geografia, nell’archeologia e nello studio delle civiltà e della loro storia.
“Un ente come National Geographic – sottolinea l’Assessore al Turismo, Dr. Cesareo Troia – potrebbe rivelarsi di grande importanza per Castel del Monte, in quanto molto attivo soprattutto mediaticamente: vi è una rivista mensile tradotta in trentuno lingue diverse, basti pensare al grande seguito sui Social Media (46 milioni di “Mi piace” su Facebook, 17,5 milioni di iscritti su YouTube e 159 milioni di follower su Instagram), nonché al suo canale televisivo visibile in Italia attraverso la piattaforma Sky”.
L’iniziativa si terrà il 1° settembre, dalle 16.30 alle 18.15, a Castel del Monte, nell’ambito del progetto fotografico “Phlight Photo Awards” di Francesco Merra, dell’Associazione “Tutt’altro”.
Cosa è Phlight?
Phlight è un progetto fotografico che ha nel senso d’appartenenza la sua mission più profonda. Ci piace raccontare il mondo attraverso le sue mille sfaccettature e quale mezzo migliore della fotografia? La fotografia è ricerca, studio, creatività e soprattutto passione: i valori a cui ci ispiriamo. Dalla sua nascita, nel 2017, il progetto ha visto varie tappe e validissimi collaboratori come: Marco Pinna, direttore del National Geographic Italia, Randy Olson e Sergio Ramazzotti, fotografi del National Geographic USA.
Tra le spedizioni fotografiche più importanti: in Arizona per fotografare il Grand Canyon, in Islanda per fotografare l’aurora boreale e poi in Papua Nuova Guinea per vivere con le tribù un approccio diverso con il mondo.
Una delle prossime spedizioni fotografiche è in Etiopia, per finanziare la costruzione di un pozzo.
Ufficio Stampa