Cinema/ Gabriele Mainetti e “L’ Armata Brancaleone” al Multisala Moderno di Bolsena

0
131

Un incontro che intende approfondire discendenze, filiazioni, complicità, elementi di rottura fra il cinema italiano di ieri e di oggi, attraverso l’analisi di un capolavoro e le sue dichiarate o più implicite eredità: questo il percorso, che promette sorprese, tracciato da Franco Montini, curatore del penultimo appuntamento dell’iniziativa I CINEMA: “SALE” DELLA VITA che avrà luogo al Multisala Moderno di Bolsena (VT) mercoledì 24 novembre alle ore 19:00. Protagonisti in campo un regista tra i più acclamati delle ultime stagioni cinematografiche, Gabriele Mainetti, e un “cult movie” che ha rappresentato un momento di svolta e di assoluta novità nel panorama della commedia italiana, L’armata Brancaleone.

 L’iniziativa, realizzata dall’Agis con il sostegno della Regione Lazio e in collaborazione con Associazione Nazionale Esercenti Cinema del Lazio, intende far rivivere le sale cinematografiche come luogo di scambio attivo di passioni e condivisione di emozioni e conoscenza, attraverso un modello di proiezioni e incontri con significativi personaggi del nostro cinema nazionale.

 Il legame tra il film di Mario Monicelli, realizzato nel 1966 e baciato da straordinari consensi di pubblico e critica, e Gabriele Mainetti, il regista che maggiormente può ricordare, rievocare e ricostruire l’epopea de L’armata Brancaleone è stato pensato per costruire un’immaginaria e prolifica linea artistica che possa far emergere trame di convergenze, stili e identità in una informale conversazione critica e partecipativa col pubblico in sala.

 Come spiega Montini “per diversi motivi, a cominciare dall’ambientazione medioevale e dall’uso di una lingua inventata, L’armata Brancaleone prendeva spunto da una serie di atmosfere, temi, costumi che svariavano dalla tradizione del cinema autarchico di cappa e spada ai grandi esempi internazionali. Basti pensare al trucco e all’armatura del protagonista, Brancaleone da Norcia (Vittorio Gassman), che rimandava a La sfida del samurai di Kurosawa. In poche parole, L’armata Brancaleone era la dimostrazione che anche in Italia era possibile realizzare dei film diversi dal solito, sfidando le produzioni più spettacolari e popolari tipiche delle cinematografie maggiormente evolute. Allo stesso modo, con i suoi due lungometraggi, Lo chiamavano Jeeg Robot e il recentissimo Freaks Out, Mainetti ha dimostrato che anche in Italia si possono realizzare film capaci di competere con la spettacolarità hollywoodiana, mescolando azione e commedia. In fondo sia il protagonista del primo film di Mainetti, che il quartetto dei personaggi principali di Freaks Out, oltre che somigliare agli eroi dai superpoteri cari alla tradizione fumettistica americana, rimandano appunto anche ai burattini di Brancaleone & Co., ai disperati della commedia italiana, ai soliti ignoti dell’omonimo film, alla coppia di antieroi de La grande guerra, non a caso tutti film firmati da Monicelli. Per questo ci è sembrato opportuno creare questo connubio che, nell’incontro di Bolsena, riserverà sicuramente un percorso ricco di sorprese”.