Vino/ Toscana, il Ceo di Vallepicciola Colombo: “ampliare mercati e rete commerciale, collaborare con le istituzioni, puntare sulle novità”

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Il CEO Alberto Colombo di Vallepicciola, realtà vitivinicola di eccellenza nel cuore del Chianti Classico, commenta con soddisfazione l’anno appena trascorso e annuncia gli obiettivi del 2022. Fatturato in crescita per Vallepicciola: +58% nel 2021 e nel 2022 importanti obiettivi tra cui la conquista di nuovi mercati emergenti, l’ampliamento della rete commerciale, attività e manifestazioni in collaborazione con le istituzioni locali e tre nuovi vini di altissima gamma. Castelnuovo Berardenga (SI), 3 febbraio 2022 – Alberto Colombo, amministratore delegato di Vallepicciola cantina eccellenza nel cuore del Chianti Classico, commenta con soddisfazione la chiusura del bilancio 2021: +58% di fatturato rispetto al 2020, dato che conferma la crescita dell’azienda e che permette di guardare il 2022 con fiducia e voglia di realizzare nuovi progetti. «La mia previsione per il 2022? Sono ottimista perché dopo l’emergenza la gente avrà voglia di tornare al ristorante e consumare buoni vini» spiega Colombo «l’importante è differenziarsi, ampliare e potenziare la comunicazione, la valorizzazione e la promozione dei propri vini adattandoci ai cambiamenti nel mondo vitivinicolo; per questo stiamo preparando diverse importanti attività e manifestazioni per il 2022»

Vallepicciola punta, dunque, in alto a partire dall’attività commerciale: nel 2022 infatti l’obiettivo è di vendere circa 380 mila bottiglie prodotte nella vendemmia 2020, di cui il 60% è assorbito dal mercato estero, mentre resta valido il target di 600.000 bottiglie quando nel 2025 saranno in piena produzione tutti i 105 ettari di vigneti di proprietà. Non è tutto: «La volontà è quella di ampliare ancora la già ben potenziata rete commerciale di Vallepicciola» commenta Alberto Colombo. «Nonostante ci siano grandi aspettative sui mercati emergenti come Cina, India e Brasile, i mercati storici per il vino italiano (Nord America, Nord Europa, Germania, Svizzera e Giappone) continuano a essere quelli che danno le migliori garanzie di continuità anno dopo anno. Sono mercati molto attenti alla reale qualità del vino e si aspettano quindi un alto livello qualitativo costante annata dopo annata. Nei mercati emergenti e nei mercati con poca ristorazione italiana, come la Cina, il consumatore ha poca conoscenza sul consumo del vino e diventa quindi difficile fidelizzarlo perchè distratto da offerte che arrivano da paesi a prezzi molto competitivi, per esempio Australia e Sud America.”

Durante il lockdown Vallepicciola non si è mai fermata e ha puntato all’ampliamento e al potenziamento della comunicazione al fine di valorizzare al meglio il prodotto. «In momenti di cambiamenti dovuti a una crisi, come questo che stiamo vivendo a causa della pandemia, la cooperazione è fondamentale» racconta Colombo. «Infatti, con altri produttori, ristoratori e albergatori dell’Associazione Vagliagli (Siena) stiamo preparando diverse importanti attività e manifestazioni per il 2022 per promuovere questa nuova UGA (Unità Geografica Aggiuntiva) del Chianti Classico. I Consorzi e le Associazioni di produttori sono fondamentali per promuovere al meglio le nostre eccellenze e creare un fronte comune indispensabile per disegnare le strategie per il futuro».

Vallepicciola ha chiuso il 2021 con un outlook indubbiamente positivo e ricco di fiducia per il 2022, punta ad allargare la sua rete commerciale, a conquistare nuovi mercati e si prepara all’uscita di tre nuovi vini di altissima gamma, un Sangiovese, uno Chardonnay e un Supertuscan, prodotti sotto la supervisione del Direttore Generale Alessandro Cellai, confermando la volontà di innalzare sempre di più l’eccellenza che da sempre la caratterizza.
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