Ieri è stato il Giorno di Luigi Di Maio. Draghi ha incassato il sì compatto della sua maggioranza al Senato, con 219 voti, a proseguire nell’azione di sostegno all’Ucraina ed è fuori dubbio che il suo ministro degli Esteri l’ha condivisa senza esitazioni.
Poi la sua scelta di creare un nuovo partito , acclamato dai deputati e senatori che lo stanno seguendo nel nuovo progetto, con l’intenzione di continuare a sostenere «con lealtà e impegno» il governo Draghi.
L’obiettivo è arrivare a 45 tra deputati e senatori. A Montecitorio si punta a riunire 35 eletti, mentre a Palazzo Madama la “mission” del titolare della Farnesina è quella di raggruppare almeno 10 persone.
Per costituire un gruppo a Montecitorio, in base al regolamento, servono venti deputati.