Politica/ Elezioni 2022, come si vota

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Domani il voto per le elezioni politiche 2022

Con il Rosatellum, itre ottavi  (37,5 %) dei seggi di Camera e Senato sono assegnati con il sistema maggioritario (147 deputati e 74 senatori) e i cinque ottavi (62,5%) con il sistema proporzionale a liste bloccate (245 deputati e 122 senatori).

Maggioritario “secco” nei collegi uninominali

Il sistema maggioritario opera nei collegi uninominali dove c’è un solo candidato per ciascuna lista. Il maggioritario prevede l’attribuzione del seggio al candidato che prende più voti. Questo meccanismo spinge i partiti a coalizzarsi intorno al candidato che deve prevalere sugli altri.

Nel Rosatellum il maggioritario è a turno unico, e quindi i cittadini si recano una sola volta  a votare e vince il candidato che prende più voti.

Proporzionale a “liste bloccate” nei collegi plurinominali

I restanti 367 parlamentari saranno eletti invece nei collegi plurinominali con il sistema proporzionale. Più precisamente si tratta di deputati e senatori appartenenti a liste o coalizioni di liste che abbiano superato la soglia di sbarramento, prevista al 3 %per i partiti e al 10% per le coalizioni (ma a patto chealmeno un partito della coalizione deve aver superato il 3%).

I sistemi proporzionali distribuiscono i seggi di un collegio elettorale plurinominale sulla base delle percentuali nazionali ottenute dalle liste. Una volta stabilite le percentuali di ciascuna lista, si tratta di tradurre questi valori in un elenco di seggi previsti da ciascun collegio.

Per prima cosa occorre verificare il superamento della soglia di sbarramento:  restano fuori le liste e le coalizioni che hanno raggiunto percentuali inferiori a quelle sopra indicate e fissate dalla legge elettorale. Tra le liste e le coalizioni che hanno superato lo sbarramento si devono attribuire i seggi ai candidati nei collegi.

Il Rosatellum prevede che il proporzionale funzioni su un meccanismo di liste c.d. “bloccate”. Questo significa che i partiti indicano, prima delle elezioni, l’ordine di elezione dei candidati in ciascuna circoscrizione.

Come si vota

Presentandosi alle urne, l’elettore riceverà due schede identiche, una per la Camera ed una per il Senato.

Nel collegio uninonminale ci sarà il nome del candidato e la lista o la coalizione collegata.

Tracciando un segno sul contrassegno della lista, il voto vale anche per il candidato uninominale collegato, e viceversa, tracciando il segno sul nome del candidato uninominale il voto vale anche per la lista. Se il candidato è collegato ad una coalizione di liste, il voto viene ripartito tra le liste in proporzione ai voti che ciascuna ha ottenuto in tutte le sezioni del  collegio uninominale.

Si può tracciare un segno sul rettangolo del candidato del collegio uninominale e un segno sul rettangolo sottostante della lista o cui appartiene il candidato.

Il voto è nullo invece se si mette un segno sul nome del candidato uninominale e un altro segno su una lista o coalizione a cui non appartiene quel candidato.

Nel collegio plurinominale la scheda conterrà il contrassegno della lista e/o i contrassegni delle liste in coalizione e accanto ai contrassegni delle liste si trovano i nomi dei candidati nella c.d. lista bloccata.

Si vota tracciando il segno sul rettangolo che contiene il contrassegno della lista e i nominativi dei candidati collegati. Non è previsto il voto di preferenza per il candidato.