Brasile/ Assalto al Parlamento, interviene la polizia: 150 arresti

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E’ stato definito un vero e proprio ‘golpe’ però alla fine fallito e la normalità sembra ritornare.

Caos in Brasile. Centinaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro hanno fatto irruzione nel palazzo del Congresso a Brasilia, la capitale dello Stato, e hanno assaltato altre sedi istituzionali. La polizia è intervenuta sparando gas lacrimogeni per disperdere gli assaltatori. La zona era già presidiata dalle forze dell’ordine ma i bolsonaristi sono riusciti a sfondare il cordone di sicurezza e decine di loro sono saliti su una rampa e hanno occupato il tetto.

Le forze di polizia, in assetto antisommossa, hanno fatto irruzione dentro il Parlamento di Brasilia. La polizia ha ripreso il controllo prima della sede della Corte Suprema, poi delle altre istituzioni occupate, compreso il Parlamento evacuando i manifestanti pro Bolsonaro. Tra questi, in 150 sono finiti in manette arrestati dai poliziotti. 

Lula ha condannato l’attacco «vandalo e fascista» contro le istituzioni democratiche e ha decretato l’intervento delle forze federali. Queste le prime decisioni prese dal presidente e annunciate in una conferenza stampa.

“Tutti i responsabili saranno individuati e giudicati”, ha aggiunto Lula. “Queste persone devono essere punite in modo esemplare. Pagheranno con tutta la forza della legge”, ha detto ancora il presidente.