Quanto guadagnano in meno i lavoratori italiani?

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ISTAT ha presentato il “Rapporto Annuale 2023“sulla situazione del Paese”, la fotografia ritrae un paese capace di resistere a pandemia, choc energetico e rialzo dei prezzi, con una crescita del Pil nel 2022 (+3,7%) seconda solo alla Spagna, e maggiore rispetto a Francia e Germania.

Una tendenza positiva che sembra continuare anche nel 2023 e da pronostici anche nel 2024, seppur con percentuali più contenute.

Ma i lavoratori italiani, afferma Istat, guadagnano circa 3.700 euro l’anno in meno della media dei colleghi europei e oltre 8 mila euro in meno della media di quelli tedeschi.

La retribuzione media annua lorda per dipendente è pari a circa 27 mila euro, inferiore del 12% alla media Ue e al 23% di quella tedesca, nel 2021, a parità di potere d’acquisto.

L’Istat, indica che, tra il 2013 e il 2022, la crescita totale delle retribuzioni lorde annue per dipendente è stata del 12%, circa la metà della media europea.

Il potere di acquisto delle retribuzioni, negli stessi anni, è sceso del 2% (+2,5% negli altri paesi).

In Italia, inoltre, la “trappola della povertà” è più intensa che nella maggior parte dei paesi dell’Unione europea e sta aumentando più che altrove, a confronto con il 2011.

Quasi un terzo degli adulti (tra 25 e 49 anni) a rischio di povertà proviene da genitori che, quando erano ragazzi di 14 anni, versavano in una cattiva condizione finanziaria.

Continuare a sostenere che tutto va bene Madama la Marchesa sembra una presa per i fondelli, continuare a sostenere che i circa tre milioni di lavoratori privi di tutela contrattuale non abbiano bisogno di Salario Minimo è un’offesa all’intelligenza di chi afferma che i contratti hanno una retribuzione superiore e non sapere che ci sono contratti che aspettano da circa dieci anni di essere rinnovati e quelli che sono stati rinnovati hanno tagliato salari e diritti significa soprattutto Malafede.

Alfredo Magnifico