E’ una tragedia enorme, con un numero di vittime altisssimo che ripropone con forza il tema della sicurezza e del numero insopportabilmente alto di morti sul lavoro.
Il riferimento è all’incidente che, a Brandizzo, nel Torinese, lungo la linea ferroviaria Torino–Milano, è costato la vita a cinque operai, travolti da un treno in transito. Molti i punti non chiari della vicenda.
Da fonti delle FS si apprende che i lavori, secondo procedura, sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio di quel treno.
Parallelamente a quella della magistratura, è stata aperta anche un’inchiesta interna del ministero dei Trasporti, voluta dal vicepremier Matteo Salvini.
Per il momento il fascicolo della Procura di Ivrea è a carico di ignoti. I primi ad essere interrogati, dopo le dimissioni dall’ospedale di Chivasso, sono stati i due macchinisti del treno, di 52 e 29 anni, entrambi residenti a Torino.
Questo genere di interventi di manutenzione, che nello specifico riguardano l’armamento della linea, Rfi li affida anche a imprese esterne e sono lavori che si eseguono in assenza di circolazione dei treni.