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L'allenatore del Barcelona Xavi Hernandez ha annunciato sabato che si dimetterà alla fine di giugno (a fine stagione) dal suo incarico. Xavi ha espresso questa decisione all'indomani della sconfitta casalinga per 5-3 contro il Villarreal, che lascia i blaugrana a 10 punti dal Real Madrid nella Liga. "Ho dato tutto e continuerò a farlo in questi quattro mesi affinché i tifosi si sentano orgogliosi", ha detto Xavi nel post partita in cui ha sottolineato lo "spettacolare" gruppo di giocatori del club, ma ha anche ammesso la pressione di lavorare nel club era difficile da affrontare. La decisione di Xavi di lasciare la panchina ha colto tutti di sorpresa, un po' come successo a Liverpool con Klopp. La situazione era complessa visti i risultati, ma la decisione di Laporta è stata di trattenerlo il più a lungo possibile. È stato però l'allenatore che, dando un'enorme lezione a Barcellona, ha voluto fare un passo da parte fissando una data per la sua partenza, convinto che in questo modo la situazione intorno alla squadra si rilasserà, quindi tutti ne trarranno beneficio. La sconfitta di sabato è arrivata appena tre giorni dopo che la sua squadra era stata eliminata dalla Copa del Rey dall'Athletic Bilbao e due settimane dopo aver perso la finale di Supercoppa spagnola per 4-1 contro il Real Madrid. "La sensazione di essere un allenatore del Barça è spiacevole, a volte è crudele, senti che spesso ti attaccano e ti mancano di rispetto, che il tuo lavoro non è apprezzato ed è un terribile problema per la salute mentale e l'umore", ha detto Xavi. "Sono un ragazzo molto positivo, ma l'energia sta scendendo al punto che dici che non ha senso continuare", ha aggiunto. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)