Inchiesta Perugia, Lollobrigida: “Spiato da ministro e anche prima, rischio per democrazia”

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(Adnkronos) – "Non sono stato spiato solo da ministro ma anche nella fase precedente da semplice parlamentare dell'opposizione, e se c'è qualcuno dietro a queste vicende poteva tentare di condizionare addirittura le forze politiche di opposizione minando alcune basi delle garanzie democratiche". Ad affermarlo è il ministro dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, a proposito dell'inchiesta del procuratore di Perugia Raffaele Cantone sul caso di dossieraggio, anche nei confronti dello stesso ministro, durante il forum dell'Adnkronos al Palazzo dell'Informazione. "Sono preoccupato per il sistema democratico perché quando le persone, a prescindere dal loro ruolo vengono spiate 'contra legem', – spiega – evidentemente viene messo in discussione un principio, quello della garanzia del diritto alla privacy. Non sono preoccupato di quello che viene trovato perché non ho nulla da nascondere sul piano pubblico e, credo che i personaggi pubblici possono garantire la massima trasparenza, però entrare nella vita privata può creare una criticità oggettiva, e non tanto per noi che dobbiamo chiarire questa vicenda – aggiunge il ministro – ma per tutti i cittadini che possono essere oggetto di atteggiamenti deviati, che peraltro abbiamo già registrato in altre fasi della storia repubblicana con persone che spiavano, ricattavano o usavano le informazioni per condizionare". "Non è argomento all'ordine del giorno, sceglieremo chi sarà commissario sulla base anche delle possibilità di accordo a livello internazionale". Così il ministro rispondendo all'Adnkronos sull'ipotesi circolata che possa diventare commissario nel prossimo esecutivo Ue. "E' importante che l'Italia esca più forte di come è stata negli ultimi anni perché in Europa c'è bisogno della voce del nostro paese, dell'autorevolezza e del contributo italiani ai massimi livelli, nell'interesse dei nostri cittadini e dell'Europa stessa", conclude il ministro. "Stiamo lavorando a un decreto specifico in linea con il lavoro che stiamo facendo in Europa grazie, alla presidente Giorgia Meloni, al lavoro che sto facendo in Agrifish e a quello che fanno i parlamentari italiani, in modo trasversale, per la difesa della nostra produzione di qualità, degli agricoltori, allevatori e pescatori che in Italia, purtroppo, sono stati più penalizzati rispetto ad altre nazioni", annuncia ancora il ministro. Quanto ai punti centrali del decreto Lollobrigida spiega: "Lavoreremo sul credito, sulla semplificazione, sulla garanzia dell'equità all'interno delle filiere e sulle importazioni per quanto riguarda l'Italia e auspichiamo che l'Europa si faccia carico delle importazioni sleali – aggiunge – che mettono in condizioni i nostri produttori di concorrere con chi ha costi di produzione infinitamente più bassi non perché sono più bravi ma perché non rispettano le stesse norme che applichiamo ai nostri produttori in termini di diritti dei lavoratori, di rispetto delle norme sull'ambiente e di tanto altro, che li vede i migliori in Europa e anche nel mondo".  Il decreto, anticipa il ministro Lollobrigida, verrà presentato nel periodo "a cavallo tra l'intervento della presidente Meloni al Consiglio europeo del 21 e 22 marzo e l'intervento nostro in Agrifish (26 marzo ndr) perché le misure che tendiamo a comporre devono essere non solo compatibili ma anche riuscire a portare avanti un percorso su due gambe, una italiana e una europea, le due cose con il sistema normativo attuale devono viaggiare insieme" afferma Lollobrigida.  "Sarà un decreto che conterrà una serie di misure che permetteranno di dare un ulteriore segnale chiaro agli agricoltori dell'interesse che il governo Meloni ha verso la produzione, alla sua tutela e al suo valore", sottolinea il ministro.  "Noi abbiamo fatto tanto, abbiamo raddoppiato i fondi in agricoltura, quest'anno ci sono bilanci presso il ministero dell'Agricoltura che non si sono registrati negli ultimi trent'anni, ma abbiamo ancora voglia di dare segnali di attenzione perché crediamo che in questa fase della storia la sicurezza alimentare deve essere garantita insieme a una sicurezza del valore qualitativo delle produzioni che è una tipicità italiana" conclude Lollobrigida. "Certamente la rielezione di Putin in elezioni che non so quanto siano state condizionate dal clima che comunque si respira in Russia, con un atteggiamento di un autocrate che fa delle scelte anche molto forti e limitative della libertà, è un problema. Però dobbiamo lavorare per garantire alle nazioni democratiche gli anticorpi per evitare che queste scelte in Russia siano condizionanti per la nostra libertà come lo sono state per il popolo ucraino", afferma il ministro.  "La difesa dell'Ucraina continua a essere un dovere perché i patrioti ucraini difendono la loro libertà, la loro terra e anche il nostro diritto a non avere paura che una nazione forte possa decidere militarmente di occuparne una che è in difficoltà" sostiene il ministro.  "L'Italia è una superpotenza alimentare e quindi il diritto internazionale ci protegge; – spiega – per questo auspichiamo che nel tempo ci sia sempre più capacità dell'Unione europea e dei Paesi occidentali di organizzare un sistema di approvvigionamento che ci lasci liberi in qualsiasi condizione quando ci sono crisi come l'aggressione della Russia all'Ucraina o quella in Medio Oriente. Lavoriamo per questo" conclude Lollobrigida. "Il 21 e 22 marzo si svolgerà il Consiglio europeo e i leader europei torneranno a parlare anche di agricoltura, grazie all'Italia perché Giorgia Meloni ha chiesto che si tornasse a parlare di un argomento che era centrale nei Trattati di Roma del '57 e che sempre meno è stato attenzionato dai Paesi dell'Unione se non per porre vincoli e norme restrittive ai nostri produttori mettendoli in condizione di avere redditi sempre più bassi", annuncia il ministro dell'Agricoltura al forum dell'Adnkronos.  "In Europa bisogna tornare a parlare di agricoltura, di produzione, di qualità e sicurezza alimentare e bisogna farlo ai massimi livelli. – spiega Lollobrigida – Ne parleremo anche all'Agrifish, al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura europei, per trovare soluzioni immediate. Bisogna garantire all'agricoltore che è il primo ambientalista, che tutela il territorio, di poter restare a fare quello che vuole fare con un reddito sufficiente per sé e la sua famiglia e creare ricchezza nelle nostre nazioni" conclude Lollobrigida.  "Parlare di Vinitaly significa parlare della più grande iniziativa che riguarda il vino in Italia a carattere internazionale. Quest'anno peraltro organizziamo come ministero un incontro con l'Organizzazione internazionale del vino (Oiv) alla quale parteciperanno 10 ministri e più di 20 nazioni del mondo che producono e comprano vino. Per noi è una grande occasione di sviluppo", annuncia ancora il ministro.  "Il vino contiene alcol in quantità però limitata, un prodotto che ha garantito benessere a chi lo ha consumato in maniera moderata, questo è necessario all'interno di una alimentazione bilanciata. – sostiene Lollobrigida – Noi crediamo che il vino possa avere ancora grandi margini di crescita in termini economici e sulle tavole dei tanti che vogliono apprezzarlo". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)