(Adnkronos) – Israele "ha fatto un passo avanti nei negoziati per l'intesa sugli ostaggi accettando alcuni elementi chiave dell'accordo di Parigi". A dichiararlo è stata oggi una fonte israeliana citata dall'emittente N12. La fonte ha poi reso noto che è stata avviata una discussione sul ritorno dei residenti nel nord della Striscia di Gaza come parte dell'accordo. Alti funzionari della delegazione israeliana che sono rientrati in Israele torneranno in Qatar se riceveranno da Hamas una risposta positiva, ha concluso la fonte. Israele nel frattempo ha attaccato obiettivi della milizia sciita Hezbollah sostenuta dall'Iran in Libano, ha dichiarato l'esercito nelle prime ore di domenica. I jet da combattimento delle Forze di Difesa Israeliane (Idf) hanno "colpito un sito di produzione di Hezbollah contenente armi nella zona di Baalbek", nel Libano orientale, sabato notte, ha detto l'esercito in un post su Telegram si legge sul Times of Israel. Secondo le autorità locali, tre persone sono rimaste ferite. Baalbek è considerata una roccaforte di Hezbollah e si trova a circa 100 chilometri dal confine israelo-libanese. Poco dopo, secondo l'Idf, circa 50 razzi sono stati lanciati da Hezbollah dal Libano verso il nord di Israele. Alcuni dei razzi sono stati intercettati, mentre altri "sono caduti in aree aperte", ha dichiarato l'esercito israeliano, aggiungendo che gli aerei dell'Idf hanno colpito le basi da cui sono stati lanciati alcuni dei razzi. Inizialmente non sono state segnalate vittime o danni. Dal massacro in Israele da parte dell'organizzazione militante palestinese Hamas il 7 ottobre e dall'inizio della guerra, si sono verificati attacchi reciproci quasi quotidiani tra Hezbollah, alleato di Hamas, e Israele. Intanto il ministro israeliano della Difesa e del Gabinetto di Guerra israeliano Yoav Gallant sarà oggi a Washington per una visita ufficiale su invito del suo omologo statunitense, Lloyd Austin. Lo ha confermato il ministero della Difesa israeliano. Gallant incontrerà anche il segretario di Stato Anthony Blinken, che ha appena concluso il suo sesto tour nella regione, e il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan insieme ad altri alti funzionari statunitensi, riferisce il Times of Israel. La dichiarazione sembra confermare un rapporto precedente del quotidiano statunitense Axios secondo cui Gallant porterà con sé una lunga lista di richieste per ricevere più armi americane mentre continua la guerra a Gaza e i combattimenti al confine libanese con Hezbollah. Gli Houthi sostenuti dall’Iran hanno lanciato quattro missili balistici antinave (ASBM) nel Mar Rosso in prossimità della M/V Huang Pu, una petroliera battente bandiera panamense, di proprietà e con armatore cinesi. A renderlo noto oggi su X è stato il Comando centrale statunitense, Centcom. "Alle 16:25 (ora di Sanaa), è stato rilevato un quinto missile balistico lanciato verso la M/V Huang Pu. La nave ha emesso una richiesta di soccorso ma non ha avuto necessità di assistenza. La M/V Huang Pu ha subito danni minimi e un incendio a bordo è stato domato entro 30 minuti. Non sono state riportate vittime e la nave ha ripreso la sua rotta. Gli Houthi hanno attaccato la MV Huang nonostante avessero precedentemente affermato che non avrebbero attaccato le navi cinesi", si legge su X. Sono 32.226 i palestinesi rimasti uccisi e 74.518 quelli rimasti feriti dall'inizio dell'offensiva militare israeliana su Gaza il 7 ottobre. Ad aggiornare il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è stato il ministero della Salute della Striscia, secondo cui nelle ultime 24 ore 84 palestinesi sono rimasti uccisi e 106 feriti. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)