(Adnkronos) – Il primo ministro slovacco Robert Fico è rimasto vittima oggi di un tentato omicidio. E' quanto emerge dalle indagini preliminari della polizia slovacca. E' stato ferito in una sparatoria al termine di una riunione del governo nella città di Handlova. L'uomo che ha sparato, ferendolo al petto e allo stomaco con tre-quattro colpi, ha mirato precisamente al premier. E' stato colpito, mentre si trovava all'esterno e stava salutando la folla. Immediato il trasferimento in ospedale. L'aggressore, un uomo di 71 anni, originario di Levice, è stato fermato. Il governo slovacco si era riunito oggi a Handlova, circa 200 chilometri dalla capitale Bratislava, per approvare la costruzione di una nuova centrale nucleare con una potenza fino a 1.200 Megawatt nella Slovacchia occidentale. Un progetto contestato, anche se, come riportano i media locali, all'uscita del primo ministro Robert Fico dalla riunione di governo non c'erano molte persone ad attenderlo. Gli stessi media parlano di un unico uomo che portava uno striscione di protesta, ma non è chiaro se sia collegato con il tentato omicidio. All'incontro, che si è svolto nel centro culturale di Handlova, hanno preso parte, oltre ai membri del governo, rappresentanti dei governi locali e degli organi dell'amministrazione statale, nonché rappresentanti delle aziende della Regione. In agenda era anche l'aggiornamento del Piano d'azione per la trasformazione della regione carbonifera di Horná Nitra. Il documento è stato modificato e integrato con i dati attuali. Sessant'anni a settembre, Robert Fico è tornato al governo il 25 ottobre scorso, dopo essere già sta premier due volte, dal luglio del 2006 al luglio del 2010 e poi dall'aprile del 2012 al marzo del 2018. All'epoca era stato costretto a dimettersi dopo le proteste, innescate dall'assassinio del giornalista autore di inchieste sulla corruzione del partito al potere, Jan Kuciak e della sua compagna. Filorusso, leader del Partito socialdemocratico Smer – che alle elezioni del 30 settembre scorso aveva ottenuto il 22,9% dei voti – Fico aveva annunciato già all'inizio dell'anno lo stop al'invio di armi all'Ucraina mentre insiste per la revoca delle sanzioni Ue contro Mosca e per l'avvio di negoziati di pace. Il premier è a capo di un governo di coalizione formato dallo Smer-Sd, da Hlas-Sd di Peter Pellegrini e dal Partito nazionale slovacco (Sns), formazione di estrema destra. Motivo per cui lo Smer è stato espulso dal Partito socialista europeo (Pse). La presidente della Slovacchia Zuzana Čaputová ha condannato l'attacco ''brutale'' contro il primo ministro Robert Fico, al quale è stato sparato oggi davanti al centro culturale di Handlova. "Sono scioccata. Auguro a Roberto Fico tanta forza in questo momento critico per riprendersi dall'attacco", ha aggiunto. Fico è stato portato in elicottero in ospedale.
Le condizioni di Robert Fico, vittima di un tentato assassinio, sono considerate molto serie, ma il premier slovacco "al momento sarebbe fuori pericolo". Lo riferiscono fonti citate dal portale slovacco Pluska.sk, secondo le quali il premier "è stato ferito all'addome e al braccio". "Lo stanno per operare", aggiungono le fonti. Secondo altre fonti citate dal sito Sme.sk, Fico è stato trasportato in elicottero nell'ospedale di Handlovsk e il premier avrebbe parlato con lo staff medico. "Sono rimasto profondamente scioccato dall’atroce attacco contro il mio amico, il primo ministro Robert Fico". Lo scrive su X il premier ungherese Vitkor Orban. "Preghiamo per la sua salute e una pronta guarigione! Dio benedica lui e il suo Paese!". "Condanno fermamente il vile attacco al primo ministro Robert Fico". Così su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. "Tali atti di violenza non trovano posto nella nostra società e minano la democrazia, il nostro bene comune più prezioso. I miei pensieri vanno al Primo Ministro Fico e alla sua famiglia". "Sono scioccato dalla notizia dell'attacco al primo ministro slovacco Robert Fico, dopo la riunione del gabinetto slovacco a Handlova". Lo dice via social il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. "Niente potrà mai giustificare la violenza o attacchi simili. I miei pensieri vanno al primo ministro e alla sua famiglia". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)