(Adnkronos) – “La strategia del Governo Meloni per il rilancio del Sud ha dato nuovo impulso all’attrazione degli investimenti privati anche grazie alla scelta di istituire la Zes (Zone economiche speciali, Ndr) unica del Mezzogiorno, che estende le agevolazioni fiscali e le semplificazioni procedurali e normative dalle aree retroportuali delle precedenti 8 Zes a tutto il territorio del Sud Italia. L’istituzione della Struttura di Missione Zes presso la presidenza del Consiglio dei ministri consente di promuovere in modo organico e complessivo la visione di sviluppo del Sud, pur nella specificità dei singoli territori, assicurata dal disegno della Cabina di regia Zes, dove è prevista la presenza di tutte le regioni del Mezzogiorno, garantendo così una voce significativa alle singole vocazioni territoriali nel processo decisionale sulle scelte strategiche fondamentali. Come già fatto per il Pnrr e con le risorse europee e nazionali delle politiche di sviluppo e coesione, il Governo continuerà a lavorare per riallocare efficientemente ed assegnare tutte le risorse disponibili, individuando, per tutti i settori e gli ambiti territoriali scoperti, le più opportune misure finanziarie e soprattutto attuative necessarie ad assicurare nei fatti, in non solo sulla carta, la riduzione dei divari territoriali nelle dotazioni infrastrutturali”. Così Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, intervenendo oggi a Bari, nel coso di ‘Un grande impegno per la salute’, evento di approfondimento sulle tematiche e sul futuro della sanità nel nostro Paese. “Con il ministro Schillaci – continua Gemmato – abbiamo oggi verificato punte di eccellenza e al contempo criticità ancora da colmare nell’assistenza sanitaria pugliese e siamo qui a testimoniare la piena collaborazione per dare alla Puglia e al Sud l’offerta di salute equa e omogenea che merita, sancita dalla nostra Costituzione e dovuta a tutti i cittadini italiani”. Sui finanziamenti in sanità, non è stato fatto “nessun taglio dal Governo, ma” si è puntato alla “valorizzazione del personale sanitario e abbattimento liste d’attesa. L’applicazione dei nuovi criteri di riparto del Fondo sanitario nazionale (Fsn) per il 2023 “hanno spostato alle Regioni del Sud 220 milioni di euro”. Sulla legge di Bilancio 2024, per quest’anno “si sommano 3 miliardi di euro ai precedenti 2,3 miliardi già stanziati per un totale di 5,3 – ha elencato il sottosegretario – 4 miliardi di euro per l’anno 2025, si sommano ai 2,6 miliardi già previsti, per un totale di 6,6 miliardi di euro; 4,2 miliardi di euro per l’anno 2026” si aggiungono “ai 2,6 miliardi già previsti, per un totale di 6,8 milioni di euro. Fondo sanitario nazionale raggiunge la cifra totale di 134 miliardi di euro per il solo 2024”. Sulle liste d'attesa “abbiamo spostato lo 0,3% del livello di finanziamento indistinto del Fondo sanitario nazionale per il 2023 e lo 0,4% per il 2024”. Sulla gestione della sanità pubblica “non abbiamo un approccio ideologico – ha detto Gemmato – perché il privato convenzionato è comunque, per quanto riguarda il cittadino, come se fosse il pubblico: ciò che dobbiamo garantire è l'universalismo del nostro sistema sanitario così come previsto nell'articolo 32 della nostra Costituzione, cioè l'accesso gratuito e veloce alle cure. Al cittadino poco interessa o importa che i quattrini vengano dati dal privato convenzionato e dal pubblico”. Sulla riforma dell'Aifa sottosegretario ha sottolineato: “L'Agenzia del farmaco aveva, diciamo, una stortura: il direttore generale e il presidente del Consiglio di amministrazione. La responsabilità legale non era in mano al presidente del Cda ma al direttore generale. Ciò provocava sostanzialmente un cortocircuito e abbiamo avuto per anni un'Aifa ingessata. Questo Governo si è assunto la responsabilità di rinnovarla, abolendo le due figure e unendole nella sola figura del presidente del Cda, che è il professor Palù. E insieme ha fatto un altro snellimento delle due commissioni, quella tecnico-scientifica e quella economica, commissione prezzi, è stata unificata in un'unica commissione proprio per rendere maggiormente performante la nostra Aifa, che significa riuscire ad autorizzare all'emissione in commercio – la cosiddetta IC – tanti farmaci e quindi a dare strumenti di cura agli italiani importanti, oltre ad essere attrattivi per l'industria farmaceutica”. Dalla commissione d'inchiesta Covid – ha continuato- appena istituita ci aspettiamo innanzitutto un contributo di verità. Durante la pandemia del coronavirus tante sono state le storture. A Bari i costi per l'ospedale in Fiera" realizzato per le maxi-emergenze, "sono triplicati dagli iniziali 7-8 milioni di euro. Io da parlamentare, nella scorsa legislatura, ho presentato due interrogazioni per far luce anche su mascherine e presidi sanitari che arrivarono all'epoca dalla Cina. Sicuramente era un momento complicato: tuttavia, bisogna capire se in questi momenti particolari c'è stato chi ha sbagliato, se c'è chi ne ha approfittato verificando e validando illeciti guadagni”. “C'è tanta oscurità che immagino una commissione di inchiesta parlamentare può contribuire a risolvere, non sostituendosi evidentemente alla magistratura – ha precisato Gemmato – ma ampliando il raggio di azione, portando in Parlamento il dibattito e capire cosa si è fatto di sbagliato per non ripetere eventuali errori in futuro”. Sulla scelta della presidenza italiana della Puglia come sede del G7 per il 2024 ha dichiarato: “Il primo ministro Giorgia Meloni ha scelto la Puglia come sede del G7 e ciò significa che la Puglia diventerà centrale del mondo. Di questo siamo felicissimi: però dobbiamo riuscire ad agganciare e a dare centralità alla nostra comunità scientifica e continuare in quel rapporto di saldatura tra ministero, comunità scientifica e mondo produttivo con particolare riferimento alla farmaceutica”. .Rafforzamento dei servizi sanitari, prevenzione e approccio One Health sono i temi al centro del dibattito che vedono la Puglia scenario privilegiato. “La Presidenza Italiana raccoglie il testimone delle presidenze precedenti – sottolinea il sottosegretario – in particolare continuando ad affrontare il tema fondamentale dell’Architettura Globale della Salute” per rafforzare i servizi. “Abbiamo condiviso la necessaria centralità dell’approccio One Health per una maggiore integrazione tra salute umana, animale e tutela dell’ambiente e l’urgenza di contrastare l’antimicrobico resistenza. Altre tematiche centrali che ci vedranno impegnati riguardano la sanità digitale e l’intelligenza artificiale, strumenti con una grande potenzialità per ridurre le disuguaglianze e migliorare – conclude – l’assistenza territoriale”. A tale proposito è previsto un evento dedicato proprio a Bari. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)