Per Sergio Marchionne il Fisco può attendere. Nessun fascicolo, infatti, sarebbe stato aperto a carico dell’ad di Fiat. Lo precisa in una nota l’Agenzia dell’Entrate che fa chiarezza sulle notizie in circolazione nei giorni scorsi circa la residenza fiscale in Svizzera del numero uno del Gruppo. Residenza che, secondo quanto riportato dal Il Messaggero il 13 gennaio 2011, comporterebbe diversi vantaggi fiscali: il pagamento di un’aliquota al 30% anzicché al 45% e la mancata tassazione da parte del governo svizzero in base agli accordi presi con l’Italia al fine di evitare una doppia tassazione. Dopo i recenti casi che hanno coinvolto i vip di mezza Europa e soprattutto nostrani risultati nella “lista Falciani” e dopo l’esito del voto a Mirafiori, Marchionne sembrerebbe, così, uscirne indenne anche da quest’ultima “mina vagante”.
