Nella seduta del 25 gennaio u.s. il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS è intervenuto sul tema del’invalidità civile approvando, in concomitanza con l’esame dei primi dati statistici relativi all’anno 2010, una specifica delibera di indirizzi rivolta agli Organi di gestione dell’Istituto. L’anno 2010, come noto, è stato caratterizzato dall’avvio della riforma del procedimento per la concessione dei benefici in materia di invalidità civile, introdotta dall’articolo 20 della legge 3 agosto 2009, n. 102 e concepita per migliorare i servizi verso una fascia di popolazione che è davvero molto larga.Per dare un’idea del fenomeno, infatti, solo nell’anno 2010 risultano pervenute all’Istituto circa un milione e duecentomila istanze riferite ad altrettante domande di invalidità civile e a circa seicentomila ulteriori istanze comunque collegate al medesimo riconoscimento. Il presidente del CIV dell’Inps Guido Abbadessa ha dichiarato «Al di là dei freddi numeri, c’è la precisa consapevolezza da parte di tutte le componenti dell’Istituto che dietro ogni domanda esiste una persona, oltretutto una persona che si trova in un momento di particolare fragilità e le cui problematiche il più delle volte vanno oltre, perché in qualche modo si estendono anche ai familiari. »
«Inoltre – continua il Presidente del CIV – ad una prima rilevazione, appare che i tempi di conclusione dei procedimenti siano superiori ai 120 giorni previsti dalla legge e comunque diversificati a seconda delle diverse realtà territoriali. Occorre evidenziare peraltro che, negli ultimi mesi, le problematiche e le criticità collegate alla tematica dell’invalidità civile risultano sempre più presenti sugli organi di informazione e che, nel contempo, si sono moltiplicate puntuali prese di posizione da parte dei Comitati territoriali dell’Istituto. »Istituto Nazionale Previdenza Sociale Tutto ciò considerato – ed in attesa di dati più completi sull’intera attività svolta nell’anno 2010 – il CIV ha inteso impegnare gli Organi di gestione dell’Istituto ad affrontare con rinnovato impegno tale delicata materia, attraverso uno specifico Piano di interventi, per realizzare una effettiva semplificazione dell’intero procedimento concessorio.
«È di tutta evidenza – ha aggiunto Guido Abbadessa – che si debba pervenire ad una riduzione dei tempi complessivi di conclusione dei procedimenti, con l’obiettivo di rispettare e ridurre i termini fissati dalla legge, vale a dire 120 giorni per la definizione della totalità delle pratiche e la definizione immediata per i malati oncologici, premesso che per questi ultimi è prevista la chiamata a visita entro i 15 giorni dalla domanda. Così come è di tutta evidenza l’importanza della costante partecipazione dei medici dell’Istituto a tutte le Commissioni mediche ASL in qualità di membri effettivi. » Nella deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza è sottolineato anche il particolare impegno cui è chiamato l’Istituto verso l’obiettivo dell’omogeneità e della trasparenza dei giudizi sanitari su tutto il territorio nazionale, da raggiungere anche e, soprattutto, con la definizione di criteri di verifica che non risultino ripetitivi e defatiganti per gli interessati.
In tal senso il Consiglio condivide pienamente le finalità previste dalla legge, ivi compresa l’adozione della modalità telematica che consente alle Amministrazioni interessate di dialogare tra di loro, e con i cittadini, avendo cura di eliminare o limitare al massimo i disagi di questi ultimi.In questa fase l’Istituto è impegnato anche a perfezionare i rapporti con le ASL – rapporti che nell’anno 2010 si sono rilevati disomogenei sul territorio nazionale – adottando iniziative utili a migliorare la funzionalità delle procedure operative in tutto l’iter amministrativo e sanitario per la definizione delle pratiche di riconoscimento dell’invalidità civile. Pratiche che attengono ai diritti di cittadinanza di una così vasta fascia di popolazione e che peraltro vede interessate anche altre Amministrazioni.