Istat: a febbraio aumenta la fiducia dei consumatori

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A febbraio 2011 l’indice del clima di fiducia dei consumatori è aumentato a 106,4 dal 105,9 del mese precedente. Lo rende noto l’Istat che pubblica i risultati dell’indagine relativa al livello di fiducia dei consumatori. Il miglioramento è dovuto a un maggior ottimismo sul futuro della situazione economica del paese e della famiglia (l’indice del “clima futuro” sale da 90,9 a 94,7), mentre scende l’indicatore del clima corrente (da 116,7 a 115,1). Anche l’indice relativo al clima economico generale sale da 77,4 a 78,6, mentre rimangono sostanzialmente stazionarie le valutazioni sul clima personale (l’indice passa da 120,6 a 120,5). Riguardo ai prezzi, i giudizi dei consumatori sulla dinamica degli ultimi 12 mesi indicano un’accelerazione e anche le attese sull’evoluzione futura sono orientate a una risalita. Peggiorano le valutazioni dei consumatori riguardo alla situazione economica corrente del paese (il saldo scende da -98 in gennaio a -104 in febbraio), mentre recuperano lievemente quelle relative all’evoluzione nei prossimi 12 mesi (il saldo aumenta da -47 a -45). Migliorano significativamente le previsioni sulla disoccupazione, con un saldo delle risposte che scende a 72 (da 84 di gennaio). I consumatori giudicano che la dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi dodici mesi si sia accentuata: il saldo sale, infatti, da 28 a 33. Inoltre, emergono attese di ulteriore accelerazione per i prossimi dodici mesi (il saldo è pari a 7, rispetto a 1 di gennaio).
A febbraio i consumatori esprimono valutazioni più favorevoli circa il risparmio: in particolare, migliorano i giudizi sulla convenienza attuale (il saldo aumenta da 133 a 151) e le previsioni sulle possibilità di risparmiare (da -66 a -55). Per contro, peggiorano le opinioni circa la situazione della propria famiglia: il saldo dei giudizi sul bilancio finanziario della famiglia scende lievemente (da 3 in gennaio a 2), mentre quello riguardante la situazione economica della famiglia diminuisce da -38 a -42 e quello delle previsioni per i prossimi dodici mesi scende da -13 a -15. Per quel che riguarda il mercato dei beni durevoli, i giudizi sulla convenienza attuale peggiorano (da -58 a -75), ma le intenzioni di acquisto per il breve termine vanno in direzione opposta (il saldo sale da -71 a -64).
L’aumento del clima di fiducia dei consumatori registrato a livello nazionale non è diffuso sul territorio: risulta particolarmente marcato nel Nord-ovest del paese e moderato nel Centro. Nel Nord-est e nel Mezzogiorno, per contro, la fiducia scende rispetto al mese precedente.
Nord-ovest: l’indice di fiducia dei consumatori sale da 107,3 a 109,9 soprattutto per il forte miglioramento del clima economico e di quello futuro e, in misura minore, di quello personale. Peggiora, invece, il clima corrente.
Nord est: l’indice di fiducia scende da 107,6 a 107,3. Il deterioramento del clima personale e soprattutto di quello corrente più che compensa il maggiore ottimisto che emerge dagli indici del clima economico e del clima futuro.
Centro: l’indice di fiducia aumenta da 104,8 a 105,0. Il lieve miglioramento del clima personale e soprattutto di quello futuro prevalgono sul maggiore pessimismo riguardante le valutazioni sul clima economico e sul quadro corrente.
Mezzogiorno: la fiducia scende da 105,7 a 105,0. Il peggiormento riguarda quasi tutte le componenti, ma è particolarmente intenso per il clima corrente; solo l’indice del clima futuro presenta un aumento.