L’Associazione bancaria italiana è intervenuta sul tema del provvedimento all’esame del Parlamento sulle cosiddette ‘quote rosa’, di cui auspica l’approvazione. Il Comitato esecutivo, riunito a Milano, ha sottolineato in una nota come ABI concordi pienamente per l’attuazione del principio di una maggiore ed adeguata presenza del genere meno rappresentato nei consigli di amministrazione delle società quotate e pubbliche. Al fine di realizzare effettivamente ed efficacemente questo principio, con la necessaria gradualità, ABI propone alla discussione in corso di introdurre un vincolo legislativo sulla formazione e presentazione delle liste per le relative Assemblee. In ciascuna lista dovrà esserci obbligatoriamente la presenza del genere meno rappresentato secondo l’aliquota di legge. Il mancato rispetto di quest’obbligo dovrà determinare l’inammissibilità della lista. Le liste, infine, dovranno essere obbligatoriamente composte in modo tale da garantire l’effettiva partecipazione ai consigli dei diversi generi. Questa proposta impegna gli azionisti, titolari dei poteri di nomina, lasciando indenne la società, che non porta alcuna responsabilità diretta in ordine alla composizione dei consigli. Il Comitato esecutivo ha altresì auspicato che gli Associati nel comporre i Consigli di amministrazione delle loro partecipate o controllate diano attuazione al principio dell’adeguata presenza del genere meno rappresentato nei CdA.