Rinnovabili: in decreto Governo arriva la stretta, oggi preConsiglio

0
388

Il Governo intensifica la stretta sulle rinnovabili e oggi il testo della riforma approda in preConsiglio dei ministri. La versione aggiornata del decreto legislativo, di cui Radiocor e’ in possesso, prevede lo stop degli incentivi una volta sforato il tetto complessivo degli ottomila MW per il solare fotovoltaico. Questo obiettivo e’ fissato al 2020, ma il decreto avverte che se dovesse essere raggiunto in anticipo, dal primo gennaio del 2014 gli incentivi saranno sospesi fino a che il Governo non decidera’ nuovi obiettivi programmatici. Il nuovo testo, inoltre, prevede la verifica dei dati forniti da chi chiede gli incentivi, con controlli a campione sugli impianti, anche senza preavviso. Chi sara’ sorpreso a imbrogliare, oltre a restituire le somme indebitamente percepite, non potra’ accedere per dieci anni a nuovi incentivi. Il decreto, di 43 articoli, piu’ allegati, torna all’esame del Governo per il via libera definitivo. Nelle scorse settimane e’ passato al vaglio delle competenti commissioni parlamentari. L’articolo 23 del decreto stabilisce che, “nel caso di raggiungimento anticipato dell’obiettivo specifico per il solare fotovoltaico, fissato a 8.000 MW per il 2020”, e’ “sospesa l’assegnazione di incentivi per ulteriori produzioni da solare fotovoltaico fino alla determinazione, con decreto del ministro dello Sviluppo economico, da adottare di concerto con il ministro dell’Ambiente, sentita la Conferenza unificata, di nuovi obiettivi programmatici e delle modalita’ di perseguimento”. Secondo le stime aggiornate dell’Autorita’ per l’energia, l’obiettivo nazionale al 2020 per il fotovoltaico potrebbe essere raggiunto gia’ nel 2013 (con sette anni di anticipo e a costi molto piu’ elevati per il sistema, sulla base di tecnologie piu’ costose e meno efficienti rispetto a quelle che potrebbero svilupparsi nei prossimi anni). All’articolo 38 il decreto stabilisce che “i controlli sugli impianti, per i quali i soggetti preposti dal Gse rivestono la qualifica di pubblico ufficiale, sono svolti anche senza preavviso ed hanno ad oggetto la documentazione relativa all’impianto, la sua configurazione impiantistica e le modalita’ di connessione alla rete”. Non hanno diritto agli incentivi coloro che hanno fornito “dati o documenti non veritieri” o “dichiarazioni false o mendaci”. “Fermo restando il recupero delle somme indebitamente percepite – si legge all’articolo 21 – la condizione ostativa alla percezione degli incentivi ha durata di dieci anni dalla data dell’accertamento”. L’incentivo e’ attribuito alla produzione elettrica da impianti oggetto di interventi di rifacimento totale (fino al 60% dell’incentivo spettante per le produzioni da impianti nuovi) o parziale (30%) a condizione che “gli impianti entrino in esercizio, successivamente all’esecuzione dell’intervento di rifacimento, entro il 31 dicembre 2014”. Tra le novita’ del testo si segnala l’estensione ai “siti e alle aree militari” della possibilita’ per i soggetti pubblici di “concedere a terzi i tetti degli edifici di proprieta’ per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili”.

Fonte: Radiocor