A gennaio il fatturato dell’industria aumenta dell’1,0% rispetto al mese precedente, con incrementi pari all’1,0% sul mercato interno e allo 0,9% su quello estero. Lo rileva l’Istat che sottolinea come, corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi di gennaio 2011 sono 20 contro i 19 di gennaio 2010), il fatturato risulta cresciuto dell’8,0% in termini tendenziali. La variazione congiunturale degli ordinativi totali è pari a -0,3%, per effetto di una riduzione dell’1,4% degli ordinativi interni e di una crescita di pari entità di quelli esteri.
Nel confronto con il mese di gennaio 2010, gli ordinativi grezzi registrano una crescita del 17,5%. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano variazioni congiunturali positive per i beni intermedi (+3,4%) e per quelli strumentali (+2,0%) e diminuzioni per l’energia (-3,5%) e per i beni di consumo (-1,2%). All’interno di questi ultimi, la riduzione è pari al 3,7% per quelli durevoli e allo 0,8% per quelli non durevoli. Nel confronto tendenziale, il contributo più ampio alla crescita del fatturato viene dalla componente relativa ai beni intermedi, sia per il mercato interno sia per quello estero.
I settori di attività economica per i quali si rileva, rispetto a gennaio 2010, la crescita più accentuata del fatturato totale sono quelli della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+29,7%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, di misurazioni e orologi (+21,2%). Per gli ordinativi, l’incremento tendenziale maggiore dell’indice grezzo si osserva per la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+36,4).