La gestione dell’ANAS per l’esercizio 2009 si è chiusa con un utile di € migliaia 5.320, in incremento rispetto a quello ottenuto nell’esercizio precedente. Lo rileva la Corte dei Conti che, però, sottolinea come tale positivo risultato non può peraltro ritenersi segnale di un risanamento economico durevole dell’ANAS, in quanto, da un lato, lo stesso è stato determinato da eventi di natura non ricorrente (relativi al risultato della gestione finanziaria e delle componenti straordinarie), e, dall’altro, nel 2009 è proseguita la diminuzione (da euro milioni 278,03 a milioni 242,71) del corrispettivo riconosciuto alla Società dallo Stato per le attività da questa svolte quale gestore della rete stradale e autostradale nazionale.
Il permanere dell’incertezza sull’entità del corrispettivo, che viene determinato anno per anno, incide negativamente sulla autonomia finanziaria dell’ANAS, principale obiettivo da perseguire per l’effettiva trasformazione della stessa in società operante secondo le regole di mercato. Secondo al Corte dei Conti, l’ANAS deve, perciò, poter fronteggiare i propri costi di funzionamento con i ricavi delle prestazioni e, a tal fine, per il tipo di attività che svolge, si rivela essenziale un’efficace programmazione a medio-lungo periodo.
In tale contesto, il nuovo Piano Economico Finanziario rappresenta un elemento di novità nel processo di trasformazione dell’ANAS, presupponendo lo stesso l’adozione di un nuovo modello di funzionamento e di finanziamento che prevede la remunerazione delle attività di sviluppo e di gestione della rete in concessione secondo criteri di mercato e, conseguentemente, la possibilità di accedere autonomamente al mercato dei capitali, per finanziare, anche attraverso fonti alternative ai tradizionali contributi pubblici, la domanda di sviluppo infrastrutturale del Paese.
La Società si è impegnata per fronteggiare il contenzioso – storica criticità per tutto il sistema dei lavori pubblici – che, per l’ANAS, nel 2009, ha avuto particolare rilevanza – individuando ed intervenendo sulle cause del fenomeno. Sul punto ANAS ha fatto presente che la misurazione della reale portata del contenzioso non è agevole, essendo il riferimento all’ammontare del petitum il più delle volte fuorviante, tenuto conto che, nell’ambito del settore dei lavori pubblici, è abitudine delle controparti esporre pretese multiple rispetto all’effettiva quantificazione delle loro ragioni.
L’Ispettorato Vigilanza Concessioni Autostradali, anche nel 2009, ha svolto il monitoraggio sulle attività delle Società concessionarie autostradali, finalizzato ad accertare le modalità di svolgimento del servizio ed il rispetto degli obblighi convenzionali, contestando ad alcune Società inadempimenti, che hanno portato, nel caso del Consorzio Autostrade Siciliane, alla decadenza della relativa concessione.
L’ANAS, in seguito alle limitazioni poste dal D.L. n. 78/2010, (convertito nella legge n. 122/2010) in materia di assunzioni di personale, ha manifestato preoccupazioni sulla possibilità di continuare a garantire adeguati livelli di qualità del servizio in termini sia di sicurezza che di vigilanza. Per quanto concerne i risultati del Gruppo ANAS, la Corte ha potuto rilevare che, nonostante la precarietà della situazione economica generale, è proseguito il rientro dal disavanzo avviato nel 2006, tenuto conto che il bilancio 2009 del Gruppo si è chiuso con un utile di € migliaia 16.789.
Anche il saldo della gestione degli Enti locali, a detta dei dati della Corte, è migliorato, passando dal disavanzo di € mln 113,80 del 2008 all’avanzo di € mln 14,57 del 2009.Per quanto concerne il Ponte sullo Stretto, l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti della controllata Stretto di Messina S.p.A., tenutasi il 21 dicembre 2009, preso atto dell’aggiornamento del Piano economico finanziario, ha deliberato l’aumento, entro il 20 dicembre 2014, del capitale sociale per un importo massimo di euro 900.000.000,00. E’ noto sul punto, che la Finanziaria 2010 ha autorizzato “la spesa di 470 mln di euro per l’anno 2012, quale contributo alla società ANAS per la sottoscrizione e l’esecuzione, negli anni 2012 e seguenti, di aumenti di capitale della Società”. Con DPCM del 3 novembre 2009, è stato nominato il Commissario Straordinario per la velocizzazione delle procedure relative alla realizzazione delle opere propedeutiche e funzionali del Ponte, dei relativi collegamenti stradali e ferroviari, nonché delle opere e misure mitigatrici e compensative dell’impatto ambientale, territoriale e sociale del progetto.
La società, entrata così in una prima fase attività, il 23 dicembre 2009 ha avviato il primo cantiere per la realizzazione della Grande Opera.
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