Dal 18 aprile sara’ piu’ difficile ottenere i rimborsi per i risparmiatori in attesa di risarcimento dopo il crack Parmalat. Lo scrive il Corriere della Sera spiegando che il 18 aprile e’ attesa la sentenza di primo grado nel processo per aggiotaggio presso il Tribunale di Milano contro 4 banche estere e 5 manager degli istituti coinvolti.
Nel caso di aggiotaggio, tuttavia, la prescrizione del reato per le persone fisiche scatta dopo sette anni e mezzo. C’e’ quindi il rischio di una vera e propria beffa per 80 mila risparmiatori.
Carlo Federico Grosso, legale che ha ottenuto rimborsi per i suoi assistiti, spiega al quotidiano che “oltre 30 mila hanno gia’ aderito agli accordi con gli istituti. Ma circa 1.200 risparmiatori dell’ex Sanpaolo che rappresento non hanno firmato. Per loro, la sentenza contro i manager resta una via per il rimborso”. Anche nel caso di prescrizione, perche’ “sono gia’ parte civile nel processo e in questo caso il giudice, pur riconoscendo la prescrizione penale, dovrebbe dare la possibilita’ di recuperare il danno in sede civile”. Per gli altri 80 mila, invece, “con la prescrizione -conclude l’avvocato Grosso- non ci sono possibilità ”.
Fonte: Borsa italiana