Saranno i cittadini europei a suggerire all’Europa come ridurre, o eliminare, l’utilizzo di sacchetti di plastica per la spesa. La Commissione europea ha lanciato una consultazione on line, rivolta a tutti i cittadini dei Paesi membri, per trovare insieme una soluzione all’uso sempre più smodato degli shopper. La consultazione su Internet è aperta fino ad agosto 2011.
“La decisione del commissario UE Janez Potocnick di indire una consultazione popolare europea via internet sulle scelte da assumere per limitare l’impatto dei sacchetti di plastica non biodegradabili sull’ambiente, è un positivo colpo d’ala” ha dichiarato il ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo. “Sono convinta che l’opinione pubblica europea, come ha dimostrato in questi mesi quella italiana che ha accolto con favore l’eliminazione degli shopper dannosi per l’ambiente, abbia ben chiaro quanto grave sia il danno all’ecosistema dei sacchetti di plastica e si pronuncerà a favore della loro eliminazione”.
Ogni anno il cittadino medio dell’Unione Europea consuma circa 500 borse di plastica per la spesa, usandole quasi sempre un’unica volta. Il volume complessivo delle borse di plastica prodotte in Europa nel 2008 è stato di 3,4 milioni di tonnellate. Alcuni Stati Membri hanno già adottato provvedimenti per ridurre l’uso delle borse di plastica ma non esiste nessuna misura specifica a livello dell’Unione Europea.
“L’Italia, primo paese europeo “plastic bag free” ha fatto da battistrada, da avanguardia in questo campo, ponendo il tema al centro del dibattito degli organismi comunitari e stimolando una più ampia informazione e assunzione di responsabilità – ha aggiunto il ministro – Credo che siamo sulla strada giusta per mettere definitivamente al bando prodotti che inquinano e sono un pericoloso e riconosciuto killer della nostra fauna ittica”.