Reggio Emilia, Stecco: “Le acque del Crostolo già troppo deteriorate”

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Il consigliere provinciale del Pd Marcello Stecco ha presentato un’interrogazione sulla situazione del torrente Crostolo in alcuni comuni della Bassa reggiana.

“Le acque del Crostolo anche nel 2011, addirittura in anticipo sull’estate – ha detto Stecco – stanno già manifestando quel pesante e indecente deterioramento che da anni ha fatto guadagnare all’unico torrente interamente reggiano il triste appellativo di ‘fognatura a cielo aperto’, a causa della scarsa portata idrica naturale e gli elevati scarichi. Il territorio particolarmente colpito è costituito dai Comuni di Gualtieri, Guastalla e Cadelbosco Sopra”.

Stecco ricorda che “il 3 giugno 2009 è stato sottoscritto un Protocollo da Provincia, Comune di Reggio, Consorzio Bonifica Emilia Centrale, Iren, Arpa, Aipo e Servizio Tecnico dei Bacini e degli Affluenti del Po per l’immissione di acque nel Crostolo dal fiume Secchia nei periodi più critici”.

A proposito, il consigliere provinciale ha fatto notare che “il Ptcp prevede interventi tra loro integrati quali il riutilizzo delle acque reflue del depuratore di Mancasale, fasce tampone vegetate per favorire i processi di autodepurazione del corso d’acqua, aree naturali di pertinenza del torrente ed utilizzo delle casse di espansione del torrente Crostolo a fini plurimi”. “Inoltre – continua Stecco – il 15 dicembre 2010 l’assessore provinciale all’Ambiente Mirko Tutino ha convocato un importante incontro nella sala del Consiglio provinciale tra tutti gli enti e le associazioni interessate alla valorizzazione ambientale, sociale e culturale del torrente Crostolo”.

Per questo, Stecco chiede alla Presidente della Provincia “di conoscere a che punto è lo stato di realizzazione degli impegni sopra richiamati, anche in relazione all’imminente stagione estiva, destinata a rendere ancora più drammatica quella condizione già fortemente deteriorata del Crostolo che i cittadini, soprattutto quelli della Bassa reggiana, hanno sotto gli occhi tutti i giorni”.