Provincia Arezzo, consigliere Pier Luigi Rossi: “Al referendum voto si”

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Riceviamo e pubblichiamo

La vittoria dei “SI” nei Referendum avrà effetti sul Comune e Provincia di Arezzo, facendo saltare 15 anni di scelte amministrative sostenute dalle amministrazioni locali.

La abrogazione delle modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica porterà ad nuovi assetti su Società operanti in Arezzo e Provincia sulla gestione di :
– acqua
– trasporti
– rifiuti urbani.

Il Comune di Arezzo non ha e non avrà le risorse economiche per riprendere la gestione pubblica dell’acqua, cosi gli altri 38 Comuni e la Provincia di Arezzo.
Oltre all’acqua, la gestione dei trasporti e dei rifiuti dovrà essere rivista e attualizzata all’esito del Referendum.

Emerge una contraddizione tra scelte amministrative realizzate in 15 anni e i quesiti referendari.In questi anni molti amministratori pubblici di centro-destra hanno assunto posizioni contrarie alle attuali modalità di affidamento e gestione dell’acqua in terra di Arezzo, che hanno portato alla massima tariffa in Italia.

Voto SI ai Referendum :
– Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica
– Determinazione della tariffa del servizio pubblico integrato in base alla remunerazione del capitale investito

Con questa mia posizione confermo la mia coerenza di amministratore pubblico avendo votato contro la istituzione dell’ATO e delle Nuove Acque nel 1997 in Consiglio Comunale di Arezzo.

Voto SI alla abrogazione delle norme per le nuovi centrali per la produzione di energia nucleare perché sono stato e sono contrario all’energia nucleare e lo sarò fino a quando la tecnologia non abbia raggiunto la capacità di bloccare in tempi immediati ogni possibile incidente in centrali nucleari. Una tecnologia è valida e sicura solo quando è in grado di controllare ogni possibile incidente.

Voto SI all’abrogazione sulle norme in materia di legittimo impedimento.