Venti milioni di euro per assumere chi ha perso il lavoro e chi non ne ha mai avuto uno. Si chiama “Dote occupazionale” ed è il nuovo bando del “Piano straordinario per il Lavoro in Puglia”, il settimo in ordine di uscita, grazie al quale 1.000 persone, oggi fuori dal mercato, potranno essere assunte a tempo indeterminato. Questi mille destinatari devono essere disoccupati da almeno 6 mesi, inoccupati, donne, immigrati e disabili (anche in questi casi disoccupati e inoccupati).
Per tutti vale la condizione della residenza in Puglia, della cittadinanza italiana e comunitaria e del soggiorno regolare se si tratta di stranieri. L’aiuto è uno dei più potenti incentivi all’assunzione.
In pratica il datore di lavoro che assume grazie a questo avviso, riceverà per un anno dalla Regione Puglia un contributo minimo pari al 30% degli stipendi lordi da elargire ai lavoratori se si tratta di disoccupati, inoccupati e immigrati senza lavoro. Se poi l’azienda intende assumere nuove unità che oltre ad essere disoccupate o inoccupate siano donne, l’incentivo sale al 40%. Se la scelta cade invece sull’assunzione di disabili, il contributo regionale cresce fino al 75%.
Si apre così un nuovo capitolo nella lotta alla disoccupazione che in Puglia ha registrato nel 2010 un tasso del 13,5% salendo al 16,3% per le donne e al 34,6% per i giovani. Di fronte a questi dati, il governo regionale ha messo in campo una reazione energica attraverso il Piano per il Lavoro, un programma da 340milioni di euro che funziona con il coinvolgimento di tutte le forze e le risorse del territorio. Fino ad oggi i Bandi attivati sono 7 e raggiungono un ammontare di risorse pubbliche di oltre 82milioni di euro.
Anche la “Dote occupazionale” come i precedenti incentivi è stato approntato infatti con l’ausilio dei sindacati regionali e delle associazioni di categoria, che fanno parte (insieme con gli assessori al Lavoro, alla Formazione, allo Sviluppo economico, alle Politiche giovanili e al Turismo), della Cabina di regia del Piano straordinario per il lavoro.
Ma non è tutto, l’intervento di oggi si lega anche ad altri bandi regionali, facendo lievitare ulteriormente il budget se i candidati ai posti di lavoro (disoccupati, inoccupati e donne) abbiano completato percorsi come Ritorno al Futuro e Borse di Ricerca, o abbiano partecipato a corsi di formazione regionali e nazionali oppure a dottorati finanziati dalla Regione Puglia. In questi ultimi casi la dote cresce di un altro 20% per disoccupati e inoccupati e di un ulteriore 10% per le donne, fino ad un massimo per tutte e tre le categorie del 50%.
L’impresa così può ricevere dalla Regione per un anno un aiuto massimo di 20mila euro per ogni inoccupato, disoccupato o donna che dovesse assumere, di 30mila euro se si tratta di disabili (anche questi disoccupati o inoccupati) e di 12mila euro (in generale) per gli immigrati senza lavoro. In caso di soggetti molto svantaggiati come disoccupati da più di 24 mesi e persone che non hanno mai lavorato, l’incentivo potrà essere prorogato a due anni.